C’è un vincolo fortissimo che lega Balotelli al Liverpool, rendendo quella inglese una gabbia dorata dalla quale è difficile uscire. Non solo la disastrosa ultima stagione di SuperMario, finito ai margini del progetto di Rodgers e senza la fila di pretendenti a causa del suo rendimento, ma una questione di denaro svelata dai tabloid inglesi. Se Balotelli dovesse restare a Liverpool iniziando con i reds la prossima stagione, infatti, incasserebbe un bonus milionario ad arricchire il suo ingaggio che già è da urlo (6 milioni di euro netti all’anno), totalmente sproporzionato rispetto alla sua attuale quotazione. Un accordo strappato dall’ottimo Mino Raiola dodici mesi fa quando l’attaccante azzurro era ancora considerato un top player e che adesso complica ulteriormente i piani di chi può pensare di intavolare una trattativa con gli inglesi e con il manager del giocatore.

Trolley pronto per Mario Balotelli… ma per dove?

Mario Balotelli – Anche il Liverpool l’ha scaricato. Chi lo prenderà?

Nell’estate 2014 Supermario ha lasciato nuovamente la serie A per la Premier League: a Liverpool solo un anno e disastroso, 1 gol in 16 partite.

Mario Balotelli percepisce dal Liverpool 6 milioni l’anno.

Una delle immagini dello scorso inverno tratte da “Verissimo” che ritraggono Mario Balotelli con Raffaella Fico e la piccola Pia in procinto di entrare allo stadio di Liverpool

Raffaella Fico e Mario Balotelli in vacanza in barca con la figlia Mia

Balotelli e Raffaella Fico in vacanza in Costiera Sorrentina, lo scorso luglio

Secondo su Twitter è Mario Balotelli che conta 3,8 milioni di followers.

Mario Balotelli: dal Liverpool agli States?

Mario Balotelli

Il momento in cui Balotelli realizza la rete del 3-2 contro il Tottenham

Una delle rare esultanze di Balotelli con la maglia del Liverpool

Mario Balotelli si accomoda in panchina in occasione dell’ultima partita di Premier League del Liverpool, il 10 gennaio scorso contro il Sunderland

Mario Balotelli

La prima pagina del Daily Express dedicata a Balotelli
A Balotelli, per paradosso, può convenire non fare nulla per accettare una nuova destinazione in estate anche a costo di restare fuori rosa fino a gennaio e buttare via una stagione. Il conto in banca ne beneficerebbe, ma per la 25enne ex promessa del calcio italiano significherebbe, forse, dire addio alle chance di costruirsi una carriera di livello dopo il flop in Premier League. La notizia non riguarda solo Balotelli e Mino Raiola, ma tanti altri a partire da Antonio Conte che ha disperato bisogno di un grande attaccante per la nazionale da portare all’Europeo del prossimo mese di giugno. Non a caso il ct non ha chiuso definitivamente le porte in faccia a Balotelli, pur avendolo bocciato nel primo incrocio diretto. Qualche segnale è stato lanciato nelle scorse settimane, ma nulla si può nemmeno ipotizzare se Mario rimane a Liverpool e compare nelle cronache solo per la sua attività sui social network.
Serve, dunque, un atto di coraggio da parte di tutti. Balotelli, chi lo gestisce e chi pensa a lui dovrebbero avere la forza di spezzare il legame dorato con il ‘vecchio’ Balo, quello che era un prospetto da top player e poteva permettersi di chiudere e ottenere stipendi e bonus da star. L’ultimo treno passa adesso così come passò nel 2007 per Cassano, scaricato dal Real Madrid per salire sul vagone Samp in prestito e con stipendio poi dimezzato. Fantantonio segnò 10 gol nella prima stagione e a maggio venne richiamato a furor di popolo da Donadoni in nazionale, partecipò agli Europei del 2008 e poi a quelli del 2012 da protagonista e al Mondiale 2014, vincendo in mezzo uno scudetto e una Supercoppa con il Milan di Ibra. Nulla in confronto alle potenzialità del barese, ma nemmeno il declino verso l’oblio cui pareva destinato e che oggi minaccia Balotelli. Se davvero vuole continuare a essere un calciatore, insomma, SuperMario scelga di rinunciare a qualcosa per rimettersi in gioco. Altrimenti resti nella gabbia, oppure vada negli States o dagli sceicchi gettando via anche quello che gli resta. In quel caso, però, ciao Mario. Senza rancore, ma anche senza troppi rimpianti…
