
Artemisia Gentileschi, Death of Cleopatra, 223x150x2 cm

Artemisia Gentileschi, Ester e Assuero, Olio su tela, 208,3×273,7 cm

Artemisia Gentileschi, Giuditta e la fantesca Abra con la testa di Oloferne, Olio su tela, 114×93,5 cm

Artemisia Gentileschi, Nascita del Battista, 1633-35 Olio su tela, 184×258 cm

Artemisia Gentileschi Giuditta taglia la testa a Oloferne, Olio su tela, 159×126 cm L’ opera sarà presente in mostra a partire da febbraio 2017

Artemisia Gentileschi, Conversione della Maddalena, 1615-16 Olio su tela, 146,50×108 cm

Artemisia Gentileschi, Susanna e i vecchioni, Olio su tela, 119×170 cm L’opera sarà presente in mostra fino a fine marzo

Artemisia Gentileschi, Annunciazione, 1630 Olio su tela, 257×179 cm L’opera sarà presente in mostra fino a febbraio

Artemisia Gentileschi e Bernardo Cavallino, Lot e le sue figlie, 1636-38 ca. Olio su tela, 230,5×182,9 cm

Artemisia Gentileschi, Cristo benedice i fanciulli (Sinite parvulos), Olio su tela, 132x 92 cm
Con circa 90 opere provenienti da tutto il mondo, dal 30 novembre 2016 apre al Museo di Roma a Palazzo Braschi una grande mostra su Artemisia Gentileschi, una delle artiste più appassionanti e amate dal grande pubblico
Donna – e artista – impegnata a perseguire la propria indipendenza e la propria affermazione contro le molteplici difficoltà e i pesanti pregiudizi incontrati nella sua vita travagliata, il percorso espositivo a lei dedicato attraversa un arco temporale che va dal 1610 al 1652 e svela gli aspetti più autentici della Gentileschi attraverso 40 opere autografe, indagando sulla sua carriera e sulla sua progressiva ascesa, che la vide affermarsi a Firenze, Roma, Venezia e Napoli, dove visse fino alla morte, avvenuta nel 1653
La mostra – promossa e prodotta da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura – porta a Roma magnifici capolavori di Artemisia (come la Giuditta che taglia latesta a Oloferne del Museo di Capodimonte, Ester e Assuero del Metropolitan Museum di New York, l’ Autoritratto come suonatrice di liuto del Wadsworth Atheneum di Hartford Connecticut) accanto a opere degli artisti con cuisi confrontò (come la Giuditta di Cristofano Allori e la Lucrezia di Simon Vouet solo per citarne alcune)
Un’ esposizione importante, dedicata ad una pittrice unica e dalla profondissima sensibilità artistica, che scelse di dipingere autoritratti come sante e suonatrici, Giuditte, Maddalene, Lucrezie, di una qualità impressionate, in cui è difficile non cogliere un’ eco autobiografica: in primis, il desiderio di vendetta di donna oltraggiata dallo stupro inflittole da Agostino Tassi
Artemisia Gentileschi
30 novembre 2016 – 7 maggio 2017
Museo di Roma a Palazzo Braschi
Piazza di S. Pantaleo, 10