Amy Lee
Evanescence / Ansa
Musica

Evanescence: «Con The Bitter Truth abbiamo riscoperto chi siamo»

La cantante Amy Lee ha raccontato via Zoom il nuovo album della band gothic rock americana in uscita il 26 marzo, a 10 anni dal loro ultimo disco di inediti


«Sono convinta che questo album piacerà molto ai nostri fan. Con questo lavoro, nel quale abbiamo messo tutto il nostro fuoco e la nostra essenza rock, abbiamo riscoperto chi siamo». Parola di Amy Lee, carismatica cantante degli Evanescence, che ieri pomeriggio ha presentato via Zoom alla stampa il suo nuovo album The Bitter Truth, in uscita il 26 marzo, a 10 anni di distanza dall'ultimo disco di inediti. Anticipato dai singoli Wasted On You, The Game Is Over, Use My Voice, Yeah Right, a cui si aggiunge ora l'eponimo singolo Better Without You, l'album è disponibile in versione digitale, CD, doppio vinile e nella speciale versione Limited Edition Deluxe contenente un CD, una rivista, un poster e una musicassetta con esclusivi contenuti audio del "making of".

Dominato dal suono delle chitarre e da atmosfere magniloquenti, The Bitter Truth è una raccolta di brani ispirati alla dura realtà degli ultimi anni, che segna un ritorno alle sonorità del loro folgorante album di debutto Fallen del 2003, trascinato dai singoli Bring me to life e My Immortal, che ha venduto oltre 17 milioni di copie in tutto il mondo. «L'album è molto dark, un ritorno alle influenze del passato che più ho amato. Sono sonorità che hanno sempre fatto parte del mio gusto personale e che ora sono venute di nuovo fuori. Allo stesso tempo, abbiamo voluto ottenere un suono molto potente e casinista e ci siamo divertiti molto nel farlo. Sento che abbiamo fatto del nostro meglio e che abbiamo messo dentro tutto ciò che dovevamo».

Amy si è trasferita con suo marito e suo figlio a Nashville, la patria del country, poco prima dello scoppio dell'emergenza sanitaria. «La pandemia ha reso tutto più passionale e profondo, proprio a causa della strana situazione che stiamo vivendo tutti. Io mi reputo fortunata perché posso dedicarmi alla mia musica, ho tanti amici e cerco di essere una buona mamma. Questo mi fa essere molto grata». Proprio in questi mesi di chiusura forzata, sono nate a poco a poco le nuove canzoni dell'album. «Per me scrivere è come una terapia, un flusso di coscienza che a volte fa paura e costa fatica. E quindi un po' dell'oscurità delle nuove canzoni dipende per forza dall'isolamento dell'ultimo anno». Amy Lee è da anni un'icona femminile del rock, un ambiente in cui le donne hanno fatto molta fatica a imporsi rispetto ai colleghi maschi. «Sono cambiate tante cose rispetto alla figura femminile nella musica hard rock. Oggi sono fiera di vedere che ce ne sono molte di più ora rispetto a quando ho iniziato, c'è stata una grossa crescita negli ultimi anni e spero siano sempre di più. Ovviamente noi donne dobbiamo affrontare molte sfide, il cambiamento richiede tempo, non solo per le donne». La cantante appare serena, pacificata e, da ciò che dice, ancora più matura dei suoi quarant'anni. «Amo di più la mia voce adesso, la trovo più profonda e scura. Cercare di fare del mio meglio è il mio scopo. Non c'è tempo di rimandare a domani, il tempo è prezioso. Dobbiamo affrontare la realtà del posto in cui siamo ora»

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Gabriele Antonucci