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21 febbraio 1916. Inizia l’incubo di Verdun

21 febbraio 1916. Inizia l’incubo di Verdun

100 anni fa la battaglia più cruenta del fronte occidentale tra Francesi e Tedeschi. Finì senza vincitori dopo 10 mesi e 600mila morti

21 febbraio 1916. Inizia l’incubo di Verdun
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La battaglia di Verdun. 21 febbraio-19 dicembre 1916

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Preparazione dei reticolati tra le postazioni francesi martoriate dall’artiglieria a Verdun

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Imperial War Museum

I Francesi in una delle gallerie di Fort Vaux. Il forte fu strenuamente difeso fino alla resa dovuta alla sete.

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Verdun devastata dalla battaglia due anni dopo, nel 1918.

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Un elmetto Francese segna il punto della caduta di uno delle centinaia di migliaia di fanti per la difesa di Verdun

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Imperial War Museum

Soldati francesi caduti nei pressi di Mort-Homme

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Trincee francesi nei pressi di Verdun

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Rifugiati civili sulle alture di Belleville durante la battaglia.

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Bundesarchiv

L’esplosione di una granata tedesca durante la prima fase della battaglia di Verdun.

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Desolazione nei pressi di Mort-Homme, una delle zone dove la lotta fu particolarmente cruenta.

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Philippe Petain. Il Generale assunse la guida delle operazioni a Verdun dopo la caduta di Fort Douaumont.

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Obice tedesco da 420mm, noto come “Grande Bertha”

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Scena dal film ‘Verdun, Visions díHistoire’, di Leon Poirier. 1928.

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La maschera antigas indossata, un fante francese difende una postazione fortificata della cerchia difensiva di Verdun

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Tedeschi occupano un villaggio vicino a Verdun nel maggio 1916

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Telegrafista francese in una postazione del Reparto Trasmissioni a Verdun

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Un tiro a due tra le rovine di Verdun

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Il Maresciallo polacco Pilsudski (right) e Philippe Petain di fronte alle rovine di Verdun

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Artiglieria francese da 155mm a difesa di Douaumount

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Jean Navarre, la “Sentinella di Verdun”. Fu uno dei primi assi dell’aviazione francese. Si distinse proprio nei cieli di Verdun

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Imperial War Museum

Pezzo da 155mm e trattore francese a Blercourt, a poca distanza da Verdun.

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Il cimitero della battaglia di Verdun a Douaumont.

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Vista da un ricognitore di Verdun dopo 10 mesi di bombardamenti tedeschi

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Il campo di battaglia vista da una postazione tedesca

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Imperial War Muesum

Verdun pochi mesi prima della battaglia.

Domenica 29 maggio 2016 Angela Merkel e François Hollande hanno partecipato domenica alla commemorazione della terribile battaglia di Verdun. In questo articolo, pubblicato il 22 febbraio del 2016, abbiamo rievocato quei mesi di morte e distruzione.

La battaglia di Verdun costò 600.000 vite umane. Un numero che si avvicina al totale delle perdite italiane durante tutta la Grande Guerra. La carneficina durò 10 mesi ed iniziò con l’offensiva tedesca del 21 febbraio 1916. 

La zona di Verdun era considerata dai francesi pressoché inespugnabile, difesa da una cerchia di forti (ben 19), la cui tenacia fu all’origine dell’alleggerimento da parte francese in termini di schieramento di truppe. Il generale tedesco Erich Von Falkenheyn spiazzò i nemici decidendo per un’offensiva al cuore dell’area fortificata tramite un attacco diversivo su Verdun, la cittadina a meno di 300 km da Parigi, in modo da attrarre i Francesi decimandoli con la potenza di fuoco soverchiante dell’artiglieria tedesca.

Il 21 febbraio 1,200 cannoni furono piazzati tra i quali i “Grande Bertha” da 420mm che in poco tempo polverizzarono la prima guarnigione francese di soli 1,200 uomini al Bois Des Caures. Il primo dei grandi forti, Douaumont, cadde appena 4 giorni dopo l’inizio dell’offensiva per mano di un pugno di fanti tedeschi guidati da un tenente di 24 anni.

Per la Francia fu un umiliazione che richiamò lo spettro della guerra del 1870.

Dopo la caduta del forte, le redini dell’Armée furono prese dal Generale Philippe Pétain, il quale optò per il rafforzamento dello schieramento francese tramite il passaggio dall’unica via di comunicazione con Verdun, la “Voie Sacrée” continuamente battuta dal fuoco nemico. A caro prezzo Petain fu presto in grado di arrestare momentaneamente lo sfondamento nemico. Tra i feriti vi fu un giovane Charles De Gaulle, che fu gasato dai tedeschi e in seguito fatto prigioniero. Fu a marzo che i Francesi cominciarono la controffensiva.

Con l’estensione del fronte iniziò il lungo attrito tra gli eserciti che arrivarono non di rado all’attacco all’arma bianca o addirittura a mani nude.

I tedeschi introdussero il lanciafiamme per la prima volta. Il 1 giugno i morti tra i due schieramenti avevano superato le 250.000 unità. Quando i tedeschi si risolsero a tentare l’ultima grande offensiva verso Verdun tramite la presa di Fort Vaux, gli Inglesi alleggerivano l’attacco tedesco iniziando la sanguinosissima battaglia della Somme.

La pressione britannica fece si che l’impeto dell’offensiva su Verdun si arrestasse con i tedeschi già in vista delle torri della sua cattedrale.

Ci vollero altri 100.000 morti francesi per la riconquista dei forti occupati fino al 19 dicembre 1916, quando la battaglia di Verdun si esaurì senza nessun vincitore.

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