L'applicazione che ti ricorda di pagare le bollette (presto te le pagherà lei)
Economia

L'applicazione che ti ricorda di pagare le bollette (presto te le pagherà lei)

Creata a Udine da tre amici trentenni, Quokky è stata inserita dalla Apple tra le migliori app del 2015: tiene in ordine le fatture e controlla le spese

Quokka è un marsupiale australiano dall’aria furba e contenta. Quokky è invece l’applicazione italiana per smartphone e tablet che si ispira al suo marsupio per far contenti gli utenti. Quokky promette infatti di archiviarti le bollette, ricordarti le scadenze, pagarle (il pagamento sarà presto disponibile) e tenerti anche una statistica delle spese mensili e annuali. Il funzionamento è facile: al proprietario del telefonino basta fare una foto alla bolletta e l’app archivia e cataloga riconoscendone il tipo di servizio o fornitura. Per le aziende che erogano i servizi agli utenti e aderiscono a Quokky, sarà invece tutto elaborato in digitale per arrivare direttamente all’archivio dell’utente. Insomma, meno carta, meno burocrazia e anche più certezza nei pagamenti grazie a un’app e un archivio cloud.

E’ l’uovo di colombo? Di fatto, Apple ha inserito Quokky le migliori applicazioni 2015 del suo store. E i tre giovani fondatori,  sono stati ricevuti dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, i suoi ministri e l’amministratore delegato dell’azienda di Cupertino Tim Cook. “Tale riconoscimento è una garanzia di affidabilità, funzionamento, serietà ed è quindi importante per aprirci un mercato” spiega Filippo Veronese, il 32enne ex titolare di una software house che insieme con un paio di amici ha fondato a Udine Quokky. “Per adesso infatti, con 100mila download e 650mila utenze in gestione fatturiamo noccioline, ma prevediamo di raggiungere il pareggio già dalla metà del prossimo anno, raggiungendo entro fine 2016 circa un milione di utenti”.

Compagni di avventura di Veronese sono Marco Zingarelli, 31 anni, un broker milanese e Luciano Bandolin, anche lui 31enne e manager in Goldman Sacks a Londra. “Il primo anno abbiamo investito nostri capitali, coinvolto alcuni business angel e grazie anche all’intervento del Banco Popolare abbiamo alla fine totalizzato un milione di euro” continua Veronese. “Adesso però abbiamo iniziato a negoziare con alcuni tra i principali fondi italiani, ad avviare partnership industriali come quella che ha spinto un noto imprenditore a darci il suo personale sostegno economico”. Con l’arrivo di Quokky si scopre infatti che quello delle domiciliazioni bancarie di bollette e fatture non è un mercato maturo: “Solo il 50 per cento degli utenti usufruisce del Rid” spiega infatti Veronese. “E le aziende pubbliche o private che sono grandi fatturatori hanno molto da risparmiare con la gestione digitale attraverso una app. Quokky elimina infatti le spese di spedizione, quelle di carta e riduce persino i tempi di pagamento, limitando la possibilità di dover procedere a nuove spedizioni e solleciti e spese di mora”. Municipalizzate e aziende telefoniche stanno già trattando.
 

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Antonella Bersani

Amo la buona cucina, l’amore, il mirto, la danza, Milan Kundera, Pirandello e Calvino. Attendo un nuovo rinascimento italiano e intanto leggo, viaggio e scrivo: per Panorama, per Style e la Gazzetta dello Sport. Qui ho curato una rubrica dedicata al risparmio. E se si può scrivere sulla "rosea" senza sapere nulla di calcio a zona, tennis o Formula 1, allora – mi dico – tutto si può fare. Non è un caso allora se la mia rubrica su Panorama.it si ispira proprio al "voler fare", convinta che l’agire debba sempre venire prima del dire. Siamo in tanti in Italia a pensarla così: uomini, imprenditori, artisti e lavoratori. Al suo interno parlo di economia e imprese. Di storie pronte a ricordarci che, tra una pizza e un mandolino, un poeta un santo e un navigatore e i soliti luoghi comuni, restiamo comunque il secondo Paese manifatturiero d’Europa (Sì, ovvio, dietro alla Germania). Foto di Paolo Liaci

Scrivimi a: antbersani@alice.it

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