Plinio Codognato
Lifestyle

La storia della pubblicità in mostra a Parma

In programma dal 9 settembre al 10 dicembre 2017 alla Fondazione Magnani-Rocca a Mamiano di Traversetolo

Curata da Dario Cimorelli e Stefano Roffi, la mostra in programma alla "Villa dei Capolavori" di Mamiano di Traversetolo, si pone l’obiettivo di raccontare la nascita della pubblicità in Italia e della comunicazione moderna attraverso duecento opere che vanno dalla fine dell’Ottocento all’era di Carosello, ossia dal 1890 al 1957

Dove

Ad aprire le porte a "PUBBLICITÁ! La nascita della comunicazione moderna 1890-1957", la Fondazione Magnani-Rocca - La Villa dei Capolavori, via Fondazione Magnani-Rocca 4, Mamiano di Traversetolo, Parma

Quando

La mostra sarà aperta al pubblico dal 9 settembre al 10 dicembre 2017 nei seguenti giorni e orari:

  • dal martedì al venerdì continuato dalle 10.00 alle 18.00 (la biglietteria chiude alle 17)
  • sabato, domenica e festivi continuato dalle 10.00 alle 19.00 (la biglietteria chiude alle 18).
  • Lunedì chiuso.
  • Aperto anche tutti i festivi, compresi 1 novembre e 8 dicembre

Perché è interessante

Suddiviso in 4 sezioni, il percorso espositivo racconta la storia della pubblicità in Italia partendo dalle prime semplici e dirette forme di comunicazione per passare poi all’introduzione dell’illustrazione come strumento persuasivo e spiazzante (per novità e per fantasia), al rapporto tra illustrazione e messaggio pubblicitario attraverso i diversi media (dal più conosciuto manifesto, alla locandina, alla targa di latta e poi al packaging della confezione) fino all’arrivo della radio come strumento di comunicazione di massa

La Fondazione Magnani Rocca

La Villa dei Capolavori di Mamiano di Traversetolo (PR), sede della Fondazione Magnani Rocca - una raccolta privata d'arte antica e moderna nata nel 1978 per volontà di Luigi Magnani, critico d'arte e collezionista - ospita una prestigiosa collezione che annovera, fra le altre, opere di Gentile da Fabriano, Filippo Lippi, Carpaccio, Dürer, Tiziano, Rubens, Van Dyck, Goya e, tra i contemporanei, Monet, Renoir, Cézanne, sino a De Chirico, De Pisis, 50 opere di Morandi, Burri, oltre a sculture di Canova e di Bartolini.

Nella Villa è stata lasciata il più possibile invariata la collocazione degli arredi, per conservare l’atmosfera di casa vissuta: troviamo, infatti, preziosi mobili e oggetti Impero, fra i quali la grande coppa in malachite del Thomire, dono dello Zar Alessandro I a Napoleone e mobili di Jacob.

I lavori di restauro e di trasformazione della Villa in Museo hanno seguito i criteri più avanzati a livello internazionale, per garantire la perfetta conservazione delle opere d’arte e le caratteristiche che rendono il Museo idoneo a ospitare anche mostre temporanee di altissimo livello.

La Fondazione Magnani Rocca si propone come centro culturale non solo di arti figurative, ma anche di attività musicali e letterarie, come era nello spirito del Fondatore, Luigi Magnani, attento alle corrispondenze fra le varie espressioni artistiche.



Adolf Hohenstein, Tosca, 1899
Ufficio Stampa Studio ESSECI /Galleria L'Image, Alassio
Adolf Hohenstein, Tosca, 1899

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Rita Fenini