Kiss Rocks Vegas: il live dei Kiss canzone per canzone - La recensione
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Kiss Rocks Vegas: il live dei Kiss canzone per canzone - La recensione

Un dvd e un cd per l'ultimo capitolo della saga live della band che non rinnega mai se stessa

Un live dei Kiss è una certezza. Che piacciano o meno i quattro mascherati hanno costruito nel corso dei decenni un concept da palco che in un certo senso li ha resi immortali e al tempo stesso identici a se stessi.

I Kiss sono un'istituzione del rock and roll americano, sono la quintessenza di un modo di fare musica che non esiste più. Tanto volume, ritornelli memorabili ed effetti pirotecnici da festa del 4 luglio.

Kiss Rocks Vegas è l'ultima, in ordine di tempo, celebrazione di oltre quarant'anni di palco (sia pure con formazioni diverse). Paul Stanley e Gene Simmons, più vicini ai settanta che ai sessanta, con la complicità di Tommy Thayer ed Eric Singer, sono ancora un'efficace macchina hard rock. C'è pura potenza nel poker iniziale: Detroit Rock City, Creatures of the night, Psycho Circus (uno dei migliori pezzi di sempre della band) e Parasite.

Alle buone vibrazioni del primo ascolto contribuisce la qualità della registrazione che cattura al meglio il sound dei Kiss versione 2016. Soddisfano l'occhio anche le scelte della regia e il montaggio delle riprese multicamera. Brillanti le versioni di War Machine e in particolare di Tears are falling (da Asylum, 1985), molto curata negli intrecci vocali. Torrida la versione di Deuce, dal primo leggendario album. Convince Lick it up con un intermezzo strumentale sfavillante che cita apertamente Won't get fooled again degli Who.

Colpisce nel segno l'up tempo di Hell or Hallelujah dall'ultimo disco, Monster. Segue God of thunder granitica e adrenalinica come sempre (l'interpretazione di Simmons dal 1976 ad oggi è uno dei magic moment del gruppo). Do you love me, nella sua semplicità, è un'ode rock and roll alle groupie, Love Gun è un evergreen, mentre Black Diamond, cantata da Eric Singer diventa esaltante soprattutto nella parte strumentale. Chiudono Shout it out loud, altro anthem senza tempo, e Rock and Roll All Nite, il rito finale dello show di una band che ha fatto della sua fortissima identità una ragione di vita.

PS: la versione dvd regala ai fan un live acustico unmasked registrato nel backstage davanti a un manipolo di fortunati. Tra le chicche, Hard Luck Woman, Plaster Caster e Beth.

Getty Images
Paul Stanley

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Gianni Poglio