James Taylor a Sanremo 2018: chi è il grande cantautore scoperto dai Beatles
Ufficio stampa D'Alessandro & Galli
Musica

James Taylor a Sanremo 2018: chi è il grande cantautore scoperto dai Beatles

La leggenda del folk-rock, in tour quest'estate a Lucca, Pompei e Roma, duetterà con Giorgia sulle note di "You've got a friend"

Molti dei brani pop-dance e trap che dominano oggi le classifiche, se spogliati dai loro ipertrofici arrangiamenti, rivelano tutta la loro pochezza compositiva.

Al contrario le canzoni di James Taylor, uno dei giganti del cantautorato folk-rock, sono straordinariamente solide pur nella loro apparente semplicità.

La voce vellutata, la sua inseparabile sei corde, i testi di grande spessore, le melodie indimenticabili, gli arrangiamenti minimali: sono questi gli ingredienti di capolavori come You’ve got a friend, Sweet Baby James, Carolina in my mind, Something in the way she moves, Fire and rain e Country road

Sanremo e il tour estivo in Italia

Il grande cantautore americano, uno dei superospiti più attesi di Sanremo 2018, debutterà nella terza serata al Teatro Ariston con due minuti di Rigoletto, La donna è mobile (eseguita alla chitarra), e un duetto con Giorgia sulle note di You've got a friend.

Taylor è atteso quest'estate da un tour in Italia dove si esibirà in tre location che esaltano la bellezza del nostro paese: il 20 luglio in Piazza Napoleone al Lucca Summer Festival, il 22 luglio all’Anfiteatro presso gli Scavi Romani di Pompei e il 24 luglio alle Terme di Caracalla di Roma.

Sullo stesso palco, per un double bill di alto livello, Taylor sarà accompagnato da un’amica di lunga data e collega, Bonnie Raitt, in tour con il suo nuovo album Dig In Deep.

In totale, i due cantautori hanno più di trenta progetti completati, quindi potranno sbizzarrirsi con le set-list del tour.

Con James Taylor una All Star Band formata da alcuni dei migliori musicisti della scena statunitense: Steve Gadd (Drums ) - Luis Conte (Percussion) - Kevin Hays(Piano/Keyboard) - Mike Landau (Electric Guitar)- Walt Fowler (Horns/Keyboard) - Jimmy Johnson ( Bass Guitar) - Lou Marini (Horns) - Arnold McCuller (Vocals)- Andrea Zonn ( Vocals Fiddle ) - Kate Markowitz ( Vocals).

Una carriere inziata grazie ai Beatles

Chissà come sarebbe stata la carierra (e la vita) del grande cantautore americano senza il fortunato incontro con i Beatles.

Nel 1968 si presentò alla Apple Records, label di proprietà dei Fab Four, per un provino davanti a Paul McCartney e George Harrison.

Taylor cantò Something in the way she moves, che ispirò Harrison per il suo capolavoro Something.

"E’ stata un’esperienza straordinaria- ricorda il cantautore- Io ero un grande fan dei Beatles, che seguivo e studiavo, cercando di rubare loro ogni segreto. Essere apprezzati e ricambiati da loro per me è stata una vera svolta. Lì è iniziata la mia carriera e lì è partita la mia musica".

I riconoscimenti vinti dal grande cantautore

Taylor ha venduto oltre 100 milioni di dischi in tutto il mondo ed è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame e nella Songwriter's Hall of Fame.

Nella sua bacheca trovano posto 5 Grammy Awards, 40 dischi d'oro, numerosi dischi di platino e multi-platino. Nel 2011 la rivista Rolling Stone lo ha indicato tra i 100 migliori cantanti di sempre.

Taylor ha un repertorio tra i più memorabili della musica leggera, categoria che non rende giustizia alla profondità dei suoi testi, eppure è un artista in continua evoluzione, un uomo in movimento.

Il grande ritorno in "Before the storm"

Invece di riposarsi sugli allori e fare come molti suoi colleghi che nei tour si limitano a riproporre il Greatest Hits senza troppe variazioni rispetto alle versioni originali, Taylor ama intraprendere nuove strade e rischiare in prima persona con la pubblicazione di nuova musica, senza temere gli inevitabili paragoni con i capolavori degli anni Sessanta e Settanta.

Un brano recente come You and I again, tratto dalla sua ultima fatica Before the storm del 2015, primo album di inediti  dopo un silenzio discografico di 13 anni con ospiti illustri come Sting e il violoncellista Yo-Yo Ma,  è una perla che non sfigura accanto alle sue iconiche ballad.

Il 25 giugno del 2015  il cantautore è tornato al primo posto della classifica Billboard 200 degli album più venduti in America a 45 anni di distanza dall’ultima volta, il 14 marzo 1970 con il capolavoro Sweet Baby James.

Il suo rapporto speciale con l'Italia

Non è una novità l’amore del folksinger di Belmont per il nostro paese, del quale ha detto: “Ormai il mondo risponde alle regole dell’omologazione. Un posto vale l’altro. Solo qui in Italia trovo spiccate differenze di personalità fra una città e l’altra. Ogni centro ha caratteristiche che sono solo sue”.

“L'energia che sento quando mi esibisco qui -ha aggiunto Taylor- è la cosa più importante per me. E devo dire che gli spettatori italiani mi danno sempre prova di grande energia. E' il pubblico di fronte al quale mi piace di più esibirmi”.

Nel 2018, anno in cui il pop usa e getta, l’elettronica discotecara e la trap senz’anima dominano le classifiche, c’è disperatamente bisogno di artisti come lui.

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Gabriele Antonucci