Spotify pensa ai podcast per battere Apple
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Tecnologia

Spotify pensa ai podcast per battere Apple

Il servizo di musica in streaming potrebbe aumentare la sua portata offrendo programmi radiofonici e spettacoli in esclusiva

La gara tra i big dell’hi-tech specializzati in musica vede ancora due principali concorrenti ma le posizioni in pista cambiano di frequente. Finora ad inseguire era Apple che sulla scia di Spotify sarebbe pronta a lanciare un servizio di musica in streaming così da competere in un settore che finora non l’ha vista protagonista. Il suo alleato è Beats, l'azienda acquisita la scorsa estate il cui direttore creativo è Trent Reznor, cantante dei Nine Inch Nails. Tuttavia in seconda battuta proprio Spotify potrebbe ritrovarsi ad inseguire per integrare nella propria piattaforma una sezione dedicata ai podcast, zoccolo duro dell’utenza della Mela. A rivelarlo è Bloomberg che avrebbe parlato con una fonte molto vicina all’ex startup di Stoccolma.

Attenta iTunes

La paura in quel di Cupertino è tanta e non solo per i podcast in sé: in pochi mesi Spotify potrebbe diventare ciò che Apple sogna da tempo, il punto di riferimento per chi consuma contenuti multimediali sia a casa che in mobilità. Se l’integrazione dei podcast dovesse andare in porto fuori dagli uffici della svedese resterebbero solo i film a noleggio e i video, peraltro già presenti nel progetto podcast come ulteriore forma di intrattenimento extra-musicale. Stando alle fonti, l’idea di portare nuovi contenuti audio all’interno di Spotify è reale ma non immediata; non ci sono date di lancio o accordi con le major dunque il tutto potrebbe concretizzarsi tra mesi, forse anche oltre il 2015.

Il precedente leak

La voglia di Spotify di diventare grande è confermata dall’esistenza delle voci intorno ai podcast già dallo scorso anno. A novembre del 2014 TechCrunch aveva riportato la presenza di nuove funzioni all’interno della versione dell’app per gli sviluppatori, tra cui proprio una riguardante i podcast. Slittato di qualche mese il progetto sarebbe ancora in piedi e forse in stallo proprio a causa delle discussioni con editori e case di produzione che vorranno capire in che modo trarre vantaggio dalla disponibilità in streaming dei propri programmi.

Il podcast non è morto

Ma perché Spotify dovrebbe virare sui podcast? Anche se il concetto sembra legato al passato (boom al debutto sui primi iPhone) in realtà gli analisti pensano che il mercato dei podcast possa ancora fare la voce grossa a livello pubblicitario: “Il podcasting è un trend in aumento e ancora in grado di ritagliarsi un’importante fetta tra gli utenti mobili” - dice un report della Triton Digital. Un ritorno al futuro quindi per chi indossa le cuffiette non solo per ascoltare musica ma anche per informarsi con aggiornamenti e dibattiti sui più vasti argomenti. 

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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