Google Chrome diventerà un browser tutto da toccare
Tecnologia

Google Chrome diventerà un browser tutto da toccare

Dopo l'introduzione dei comandi vocali Big G sperimenta funzioni create ad hoc per gli schermi touch

Computer fissi e portatili continuano a perdere colpi nelle vendite, mentre telefonini e tavolette godono di ottima salute. E comunque, numeri e quote di mercato a parte, la loro interfaccia intuitiva, immediata, accessibile, sembra piacere davvero a tutti. Anche a chi in passato ha dimostrato qualche diffidenza per mouse e tastiera e ora, a colpi di dita e di download di app, ha perso ogni timore reverenziale di fronte alla tecnologia. La conseguenza, abbastanza scontata, è che anche i pc e i loro software per eccellenza, i browser per navigare in internet, hanno iniziato a strizzare l’occhio a modalità di interazione che sono tipiche di smartphone e tablet.

Google, che con Android troneggia sul mercato, ha già equipaggiato la versione desktop del suo Chrome con funzioni di base che gli utenti mobili hanno dimostrato di apprezzare e gradire. Su tutte ovviamente la ricerca vocale, con quel microfono che non passa inosservato nella barra di ricerca e consente di consultare il celebre motore senza digitare nemmeno una parola, ma soltanto utilizzando la voce. Si scandiscono le parole ed ecco che i risultati compaiono in pochi secondi, senza dover premere invio.

Il prossimo passo, in linea con la progressiva diffusione degli schermi touch anche sui computer da scrivania e sui notebook, dovrebbe essere quello di arricchire Chrome di comandi attivabili con le dita. Il blog americano The Verge ha scoperto che nell’ultimo aggiornamento di Canary, la versione del browser per sviluppatori e smanettoni (comunque scaricabile da chiunque accetti – recita un’avvertenza – che non è stabilissimo e a volte può andare completamente in crash), è possibile scorrere tra le pagine web con un movimento delle mani, un po’ come è possibile fare su Internet Explorer 10 per Windows 8.

Big G, comunque, non sembra aver voluto limitarsi a coprire un ritardo rispetto a quanto offerto dal concorrente targato Microsoft, ma ha fatto le cose a modo. Ha incluso il «pinch-to-zoom», ovvero l'ingrandimento delle pagine con un pizzicotto sullo schermo, esattamente come avviene sugli smartphone e le tavolette. Ma la mossa principale, quella che assomiglia a un vero e proprio inchino di fronte ai dispositivi mobili, è un’altra: se si appoggia il dito nella barra degli indirizzi oppure in un qualsiasi modulo, ecco che sul display appare una tastiera touch completa e si può digitare prescindendo dai tasti fisici.

Se si aggiunge che per selezionare un link o aprire un’immagine basta toccarla, rendendo inutile anche il mouse, si capisce che in questo modo qualsiasi schermo casalingo, persino quelli di dimensioni vicine ai 30 pollici, diventa qualcosa di simile a un grosso tablet oppure a un telefonino di taglia extra large. Come dire: se il tuo nemico non puoi sconfiggerlo, allora imitalo...

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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