Apple: arriva la musica in streaming
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Apple: arriva la musica in streaming

Un nuovo servizio in collaborazione con Jimmy Iovine di Beats Electronics farà presto concorrenza a Spotify & co.

Apple - leader dei download musicali con iTunes Store - che si butta sulla musica anche in streaming? L'idea non è certo nuova e le voci in merito circolano periodicamente da anni. E in realtà c'è già iTunes Match che consente di ascoltare la musica acquistata e immagazzinata nel cloud. Questa volta, però, le cose sembrano farsi più concrete, e in un modo o nell'altro è lecito aspettarsi un lancio entro l'anno.

La Mela potrebbe lanciare un servizio in proprio, o scegliere una qualche forma di joint-venture con qualche altro operatore. Nella giornata di ieri sono infatti circolate delle voci che riferiscono di un incontro avvenuto il mese scorso tra il n.1 di Cupertino, Tim Cook, e Jimmy Iovine, che oltre ad essere da molti anni una personalità di spicco del mondo discografico tradizionale (il suo nome è legato a vari marchi importanti del gruppo Universal) è anche il boss di Beats Electronics, nota per le cuffie audio col marchio del popolare artista e produttore Dr. Dre. Secondo la Reuters, era presente anche Eddy Cue, capo della divisione "media" di Apple.

Beats, sin dallo scorso gennaio, ha annunciato un progetto ancora in buona parte misterioso, noto solo come "Daisy" : che in parte dovrebbe includere il rebranding di Mog, uno dei servizi musicali di streaming emergenti, acquisito da Beats nel 2012. E vedere persino il coinvolgimento di un artista come Trent Reznor come "Chief Creative Officer".

Iovine - che pure è un professionista navigato della discografia e non è certo nuovo neppure ad esperimenti nel settore della distribuzione digitale, in cui fece capolino già tra il 1999 e il 2000 con Farmclub, sorta di abbinamento tra talent show televisivo e sito internet - già da qualche tempo ventilava il lancio di un misterioso servizio "innovativo" e parlava del tentativo di coinvolgere altri grandi nomi nell'operazione. A dire il vero alcune sue affermazioni suonavano un po' strane: parlava ad esempio di raccomandazioni sulle novità e questo o quel genere musicale, un po' come se non si fosse accorto che già diversi altri servizi coprono l'ambito dove il Project Daisy vorrebbe inserirsi.

Il discografico aveva peraltro già tentato di lanciare un servizio musicale in abbonamento nel 2003 proponendolo anche allo stesso Steve Jobs, che però declinò l'offerta. I due collaborarono comunque quando Universal fu tra le grandi etichette che aderirono al music store della Mela: che come è noto divenne rapidamente leader del mercato.

Quanto ad Apple, le voci di uno sbarco in grande stile nello streaming - settore affollatissimo dove ora anche in Italia spopola Spotify - si rincorrono periodicamente già da fine 2009, quando Cupertino assorbì Lala.com, solo per decretarne la chiusura nel giro di pochi mesi.

Lala era un servizio interessante ma i suoi introiti erano a dir poco limitati: non era certo un pericoloso concorrente da acquisire e poi eliminare. Perciò, in molti interpretarono la mossa come il modo più rapido per procurarsi tecnologie e contratti con etichette e partire con un proprio servizio di streaming, magari col marchio iTunes.

In un modo o nell'altro, dicevamo poc'anzi, lo streaming della Mela arriverà probabilmente entro l'anno: resta da vedere se in proprio, o in team con il progetto Daisy di Jimmy Iovine.

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