Highsnob e Hu
Agostinelli / Bonicelli
ARTICOLI FREEMIUM

Highsnob e Hu: big a sorpresa sul palco dell'Ariston

L'inedito duo, formato da Michele Matera e Federica Ferracuti, racconta l'emozione di esibirsi tra i 25 big del festival della canzone italiana

Quando lo scorso 4 dicembre Amadeus ha annunciato in diretta, durante il TG1, i nomi dei 22 big del prossimo Festival di Sanremo, un cast equilibrato tra i decani della canzone italiana (Ranieri, Zanicchi, Rettore) e giovani star dell'urban pop contemporaneo (Blanco, Mahomood, Rkomi, Sangiovanni), in molti si sono domandati chi fossero Highsnob e Hu. L'inedita coppia artistica, formata da Michele Matera e Federica Ferracuti, è accomunata non solo dalla lettera con cui iniziano i lori nomi, ma anche dalla provenienza indie e autogestita, dalla capacità di unire il pop e il rap con l’elettronica e dalla medesima cura per i testi. Highsnob e Hu hanno dialogato via Zoom con la stampa per raccontarsi e per parlare del brano che porteranno in gara a Sanremo: «Abbi cura di te è un brano intriso di autentica verità, che ci induce a riflettere sulle sensazioni e sui sentimenti che ruotano intorno alla fine di una relazione. Nonostante la sofferenza per la chiusura di una storia sia innata, nel brano rivolgiamo alla persona che stiamo per lasciare l’augurio che il suo viaggio possa continuare nel migliore dei modi, invitandola ad avere cura di sé, ovunque sarà». Ideato e scritto da Highsnob, il brano ha trovato il suo equilibrio con la voce di HU, diventando così un singolo che sarà co - distribuito da Believe Artist Services e Warner Music Italy.

«Non è affatto scontato che siamo a Sanremo», afferma emozionata Hu. «Siamo due artisti indipendenti, che si sono incontrati soltanto pochi mesi fa. Io vengo dall’elettronica e dal jazz, Mike dal rap, ma ci siamo trovati subito sulla stessa lunghezza d'onda. Lui mi ha scritto quando ho fatto Sanremo Giovani nel 2021 con l’augurio di ritrovarci un giorno a collaborare. Ad agosto mi è arriva la prima bozza di Abbi cura di te e per me è stato un terremoto: già dalle prime note, col riff di chitarra, ho capito che era la canzone giusta. Nessuno ci aveva dato speranza a Sanremo, poiché erano tanti gli artisti importanti in gara: lo abbiamo appreso in diretta da Amadeus e quasi non ci credevamo».

Sui riferimenti colti del brano, Highsnob ha spiegato da dove provengono: «Abbiamo sempre lavorato per inserire riferimenti su temi che interessano. A volte la singola parola può essere uno spunto, penso a shibari. La scrittura era già rodata, non scrivo pensando a chi mi rivolgo: voglio dire, non c’è una malizia sanremese, altrimenti non avrei inserito né shibari, né Oloferne. Amo molto quel quadro, vado una volta l’anno a vedere quello di Artemisia Gentileschi esposto agli Uffizi». Dopo i pre-ascolti riservati alla stampa, Abbi cura di te ha avuto recensioni discordanti. Hu non sembra preoccupata per i giudizi dei giornalisti: «Ho letto tutto quello che è stato scritto, mi piace vedere come viene tradotto il nostro messaggio. Ho visto nelle critiche un aspetto educativo, che ci lascia il margine per esprimerci al meglio. Non partiamo con grandi aspettative, ma neanche siamo super negativi, quello che ci piace è che creiamo curiosità. Noi ci stiamo godendo il viaggio a Sanremo».

«Le interviste sono per noi conversazione e spunto di riflessione», sottolinea Highsnob. «Non c’è stato un giudizio negativo della canzone, sappiamo che ci aspettano sul palco e che serve un altro ascolto. Per noi è uno stimolo a dare il massimo». Riguardo alla scelta dei nomi d'arte, il duo ha spiegato: «Hu viene dalla cultura egizia: è una divinità né uomo né donna, chiunque può entrare in questa definizione. Hu può essere chiunque». «Nel 2013 sono uscito da un gruppo rap e tra le parole più indicizzate su Google c’era Highsnobiety, un portale di tendenze. Personalmente, sono quanto di più lontano dallo snob, ma ho scelto questo nome per promuovermi in una fase in cui non avevo soldi, con l’idea di non essere da meno rispetto agli altri».
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Gabriele Antonucci