Hasselblad X1D
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Tecnologia

Hasselblad X1D, prime impressioni

La casa svedese lancia la sua prima macchina compatta a ottiche intercambiabili. Al centro un sensore da 44 millimetri e 50 megapixel

Aggiornato il 17/07/2016

L’avanzata delle mirrorless è inarrestabile. Dopo l’Aps-C e il full frame, il concetto di macchina compatta a ottiche intercambiabili è pronta a conquistare anche il medio formato.

A piantare l'ennesima pietra miliare nella storia della fotografia "senza specchio" è questa volta Hasselblad, forse l’azienda che più di tutte incarna il culto della fotografia su sensori di grandi dimensioni, con una macchina che mira a rivoluzionare i canoni di un settore fino ad oggi tutto sommato piuttosto legato a schemi tradizionali.

Si tratta della nuova X1D, una mirrorless da 50 megapixel che riesce nell’impresa quasi impossibile di integrare un sensore da 44 millimetri in un corpo macchina a dir poco striminzito: 43,8×32,9 millimetri per 725 grammi di peso, più o meno la metà metà di una "normale" fotocamera digitale di medio formato. 

Una macchina per lo scatto creativo
"Non è la prima mirrorless medio formato in assoluto, ma è il primo esemplare del genere di dimensioni compatte", spiega a Panorama.it Perry Oosting, dallo scorso anno nuovo CEO di Hasselblad. "Una macchina che piacerà senz'altro a chi utilizza già una Hasselblad e ha bisogno magari di un secondo corpo più leggero e versatile ma anche ai cosiddetti entusisasti, piuttosto che agli utenti di altri brand - penso ad esempio a Leica - che condividono con Hasselblad la passione per un certo tipo di fotografia".

Di sicuro questo non è un prodotto che si rivolge a chi fa foto sportiva, tanto meno al paparazzo che scatta a raffica sulle passerelle di mezzo mondo. "Per questo genere di fotografia ci sono già delle ottime DSLR", sottolinea il CEO della casa svedese. "Noi predichiamo un modo diverso di scattare, basato sulla creatività: vogliamo che i nostri utenti si prendano del tempo per trovare l'inquadratura, la luce giusta, il fuoco; scattare con un sensore da 50 megapixel alle spalle è uno sport completamente diverso, hai un mucchio di dati in più da gestire e archiviare".

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Fino a 14 stop in un peso piuma
Per Hasselblad, è evidente, si tratta di una piccola rivoluzione, comunque condotta nel rispetto dei canoni tecnici che hanno fatto la storia del marchio. La qualità costruttiva è quella di sempre - ogni X1D verrà prodotta a mano, ci tengono a rassicurare i vertici di Goteborg - quanto alla parte tecnica parlano i numeri: quelli dell'oculare ad esempio, che si basa su un mirino elettronico da 2,36 milioni di pixel, ma anche della gamma dinamica (fino a 14 stop di escursione) e della sensibilità (fino a 25.600 ISO).

Che la X1D sia una macchina che guarda al futuro lo si capisce anche dall’attenzione verso tutte quelle risorse un po’ atipiche per il mondo del medio formato, dalla connettività (USB 3.0, GPS, WiFI) alle funzionalità video (in HD).

"Certo" - ammette Oosting - "la X1D non ha certo la presunzione di sostituirsi a una videocamera, questa è una macchina concepita essenzialmente per la fotografia. Ma chi si trova nella necessità di girare brevi filmati, ad esempio per documentare il dietro le quinte di uno shooting, sa di poter contare su uno strumento che all'occorrenza sa anche videoregistrare".

In Italia da fine luglio, a un prezzo di 7.900 euro
E poi c'è tutto il discorso delle lenti. L’ingresso nel segmento mirrorless obbliga Hasselblad ad ampliare gioco forza il suo parco ottiche. Per il momento sono solo due unità specifiche per la X1D, un 45 mm f/3,5 e un lunghissimo 90 mm f/3.2, ma la volontà della società è riuscire a completare nel medio periodo un mosaico di obiettivi ad hoc per la nuova macchina.

Per gli utenti Hasselblad della prima ora c'è in ogni caso il conforto di poter sfruttare la compatibilità con leottiche ad attacco H della casa: "Chi ha investito nel sistema può continuare a utilizzare le ottiche anche con la nuova macchina", speiga Oosting, sottolineando il valore che avrà la differenziazione anche in un mercato come quello del medio formato: "Vogliamo soddisfare necessità sempre più ampie, ma senza sconfinare in aree che sono già ben presidiate da altri produttori: innovare significa lavorare per esplorare nuove opportunità".

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Hasselblad X1D arriverà sul mercato italiano a fine agosto attraverso la rivendita Fowa, a un prezzo di 7.900 euro IVA inclusa.

Hasselblad X1D: le foto

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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