Kenya, le olimpiadi Masai per salvare i leoni
Una competizione sportiva diventata un'alternativa alla caccia, antico rito di passaggio dei più giovani
Dal villaggio di Kimana , in Kenya, queste fotografie ci raccontano la seconda edizione dei Giochi Olimpici Masai , svoltasi lo scorso 13 dicembre all'interno del Parco riserva di Amboseli-Tsavo, sul confine con la Tanzania. Decine di atleti in rappresentanza di 4 manyattas (villaggi) si sono cimentati in sei discipline : il lancio di precisione del rungu (il bastone utilizzato dai guerrieri in battaglia e nella caccia), il lancio del giavellotto, il salto in alto fino a toccare un nastro con la testa, la velocità sui 200 e sugli 800 metri e la resistenza sui 5 km piani. In palio, medaglie, premi in denaro e un toro da allevamento.
Questi giochi sono nati in collaborazione con l'associazione ambientalista
Big Life Foundation
e il campione olimpico keniota David Rudisha per creare un'alternativa al tradizionale
rito di passaggio
all'età adulta che per secoli i Masai hanno celebrato andando a
caccia di leoni
. Oggi che la loro popolazione è notevolmente aumentata mentre quella dei leoni è a rischio di estinzione, i guerrieri di questo antico popolo nilotico hanno trovato un nuovo "rito" attraverso cui mostrare la propria forza e il proprio valore e mettersi in mostra agli occhi delle donne.
Le foto sono di Dai Kurokawa e Carl De Souza.