10 film da vedere per immergersi nella natura
Immagine del film "Wild" (Foto: 20th Century Fox)
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10 film da vedere per immergersi nella natura

Commedie fuori dagli schemi o drammi esistenzialistici che ci fanno respirare paesaggi meravigliosi e panorami sconfinati

Il Coronavirus ci costringe a casa e la consueta scampagnata di Pasquetta salta per tutti. In questa sorta di apnea aspettando la ripresa, voliamo verso altri lidi e verso paesaggi di natura mozzafiato attraverso il cinema.

Ecco 10 film da vedere in questi giorni, con la natura somma protagonista, per immergerci in posti meravigliosi, almeno con la fantasia.
Abbiamo tralasciato grandi classici o successi come Il tè nel deserto, La mia Africa o Sette anni in Tibet , immaginando che li abbiate visti già.

Immagine del film "La donna elettrica" (Foto: Teodora film)

La donna elettrica di Benedikt Erlingsson (Islanda, Francia, Ucraina, 2018)

Un piccolo grande film islandese da vedere: impegno e divertimento in una commedia fuori dagli schemi. Nelle meravigliose e struggenti distese di verde d'Islanda, delimitate da distese di acqua e di ghiaccio, intraprende la sua battaglia "la donna elettrica". Halla (interpretata da Halldora Geirhardsdottir) è un'eroina solitaria e tenace, in forte connessione con la natura che è fonte d'ispirazione delle sue spericolate azioni di sabotaggio.
La colonna sonora è speciale: i musicisti, in abiti popolari islandesi, e il coro di donne ucraine in costume fanno apparizione fisica nel film. Accompagnano le fughe di Halla e il suo viaggio in Ucraina, in maniera sia solenne che giocosa.

Sils Maria di Olivier Assayas (Francia, Svizzera, Germania, 2014)

Un film che indaga il mestiere dell'attore, le trappole della fama, la difficoltà di accettare il passare del tempo, il confronto tra generazioni, l'invadenza dei social network. Il tutto tra i monti dell'Engadina, Svizzera, dove le nuvole percorrono le valli formando il "serpente del Maloja", un evocativo fenomeno atmosferico.
Juliette Binoche è una diva affermata alle prese con le insicurezze dell'età, in un rapporto ambiguo con la sua giovane assistente (Kristen Stewart), mentre sono allocate in una chalet di Sils Maria, fiabesco paese adagiato tra fiume e laghi.

Immagine del film "Wild" (Foto: 20th Century Fox)

Wild di Jean-Marc Vallée (Usa, 2014)

Lungo il Sentiero delle creste del Pacifico si muove una storia di redenzione ricca di ironia, raccontata con onestà, tra paesaggi che scuotono il cuore e flashback ben montati (solo qualche volta ridondanti). Il film è tratto dal libro di memorie Wild - una storia selvaggia di avventura e rinascita di Cheryl Strayed.
Solida l'interpretazione di Reese Witherspoon, che riproduce il vero viaggio a piedi in mezzo alla natura di Cheryl, ex tossica, escursionista improvvisata. Non c'è l'ambizione di dare risposte supreme e ogni tanto si sorride.

Basilicata coast to coast di Rocco Papaleo (Italia, 2010)

Una scalcinata band musicale attraversa a piedi, da costa tirrenica a costa ionica, la Basilicata, una delle terre più misteriose e affascinanti d'Italia, per recarsi al festival nazionale del teatro-canzone di Scanzano Jonico. Ci sono il frontman prof di matematica demotivato (Rocco Papaleo, regista e attore), il chitarrista aspirante medico che ha dimenticato di laurearsi (Paolo Briguglia), il contrabbassista falegname silenzioso (Max Gazzè), il percussionista un tempo celebrità della tv ormai in declino (Alessandro Gassmann).
Una commedia picaresca con una simpatica "armata Brancaleone" che ci porta in giro in una regione da scoprire, tra calanchi erosi dal sole, paesaggi rurali intatti, borghi arroccati.

Immagine del film "Remi" (Foto: 01 Distribution)

Remi di Antoine Blossier (Francia, 2019)

Volete vivere un'avventura tra panorami verdi e spettacolari insieme ai vostri figli? Remi è il film giusto. È per famiglie, ma non solo. Può essere gustato anche da adulti. Rivisitazione in live action del classico della letteratura diventato anche serie animata Senza famiglia di Hector Malot, è un'avventura luminosa che accarezza l'anima e gli occhi. Unisce un racconto tragico e meraviglioso dall'alone fiabesco a paesaggi incantevoli ripresi in cinemascope.
Buon cast: accanto al veterano Daniel Auteuil, il giovane Maleaume Paquin interpreta con occhi sinceri l'orfano Remi del celebre racconto.

Il regno d'inverno - Winter sleep di Nuri Bilge Ceylan (Turchia, 2014)

Un'opera fiume vincitrice della Palma d'oro a Cannes 2014 (3 ore e 16 minuti), in cui lo stupendo paesaggio invernale della Cappadocia, coi suoi suggestivi "camini delle fate", rapisce la vista e fa scorrere il tempo.
Un attore (Haluk Bilginer), dopo essersi ritirato dalle scene, gestisce un piccolo albergo nel cuore dell'Anatolia insieme alla giovane moglie Nihal (Melisa Sözen), con la quale ha un rapporto difficile e distante, e alla sorella Necla (Demet Akbag), che ancora soffre per il recente divorzio. In inverno, mentre la neve inizia a ricoprire la steppa, l'albergo diventa il loro rifugio, ma anche il teatro delle loro lacerazioni.

Tracks - Attraverso il deserto di John Curran (Usa, 2013)

Per chi ama i panorami fatti di distese sabbiose, rossastre e brulle, quasi infinite. In tutta la sua bellezza semplice e raffinata, una bravissima Mia Wasikowska ci porta per lande desolate – esaltate dalla fotografia di Mandy Walker - nei panni di Robyn Davidson, esploratrice che attraversò il deserto australiano in compagnia del suo fotografo (interpretato da Adam Driver), di quattro cammelli e un cane. Una storia vera raccontata nel libro autobiografico Orme (Tracks).

Immagine del film "L'ultimo lupo" (Foto: Notorious Pictures)

L'ultimo lupo di Jean-Jacques Annaud (Cina, Francia, 2015)

Il regista de Il nome della rosa e Sette anni in Tibet rilegge il romanzo Il totem del lupo di Jiang Rong in una storia che ha proprio nel respiro bocca a bocca con la natura il suo pregio. Le location cinesi offrono paesaggi di assoluta magnificenza, praterie in cui la vista non trova freno, e poi lupi, greggi, cavalli…

Un giovane studente di Pechino (Shaofeng Feng), inviato nelle zone interne della Mongolia per insegnare a una tribù nomade di pastori, un giorno trova un cucciolo di lupo, la creatura più riverita della steppa, e decide di addomesticarlo. Il forte rapporto che si crea tra i due sarà minacciato dalla decisione di un ufficiale del governo di eliminare, a qualunque costo, tutti i lupi della regione.

Una proposta per dire sì di Anand Tucker (Usa, Irlanda, 2010)

Commedia sentimentale più per palati romantici e femminili, simpatica seppur non imperdibile, è ricordabile soprattutto per gli scenari meravigliosi in cui ci fa immergere. L'Irlanda e la sua natura rigogliosa e sbalorditiva sono padrone, mentre Amy Adams, americana in viaggio, e Matthew Goode, irlandese che le fa da accompagnatore, si avvicinano sempre più.
E intanto ecco distese di verde a perdita d'occhio, scogliere impressionanti a picco sul mare, castelli spettacolari, mandrie di mucche libere e felici…

Into the Wild - Nelle terre selvagge di Sean Penn (Usa, 2007)

Certo, Into the Wild non può mancare, anche se noi non siamo tra i tanti fan sfegatati del film di Penn.
Basandosi sul romanzo cult Nelle terre estreme di Jon Krakauer, il regista americano racconta la storia vera di Christopher McCandless, giovane che subito dopo la laurea nel 1990 abbandonò la famiglia e intraprese un lungo viaggio nell'ovest degli Stati Uniti, con scarso cibo e poche risorse, per vivere in solitudine, fino a raggiungere le terre sconfinate dell'Alaska. Lo interpreta Emile Hirsch. Una celebrazione della libertà e della rinuncia agli agi materiali.

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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