Ema Stokholma: essere “figa” è un’altra cosa

Ema Stokholma: essere “figa” è un’altra cosa

La sveglio telefonandole e la vado a prendere sotto casa sua a Bologna.Suono il citofono e lei scende: è vestita come un rapper alto 2 metri, cappellino occhiali e nike ai piedi. Cerca di passare inosservata ma è …Leggi tutto

 

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La sveglio telefonandole e la vado a prendere sotto casa sua a Bologna.Suono il citofono e lei scende: è vestita come un rapper alto 2 metri, cappellino occhiali e nike ai piedi. Cerca di passare inosservata ma è come se avesse una freccia a led sopra la testa che indica alla gente dove guardare. Andiamo camminando ai Giardini Margherita, ci sediamo in un chioschetto a fare colazione e aggiustandosi i suoi occhiali da sole tondi tondi, mi guarda e mi chiede:

Ma dobbiamo far finta di non conoscerci?”

“No perché? Fa più figo se non ci conosciamo?”

“Boh, ma che cazzo ce ne frega, conosciamoci!”

ECCO L’INTERVISTA A EMA STOKHOLMA, EX MODELLA, DI MARSIGLIA ED UNA DELLE DJ Più CONOSCIUTE IN ITALIA.

Cosa pensi che possa interessare alla gente che leggerà questo blog? Tu cosa trovi interessante quando leggi un’intervista su un dj? 

Io vado subito a guardare le influenze,i gusti o se scrivono di nuovi produttori o nuove scoperte, io quello vado a guardare, quindi immagino sia tutto il contrario.

Tu sei timida, ti conosco, non prendi la patente per non essere messa in condizione d’essere giudicata, quindi come fai a stare in consolle?

In consolle ti passa tutto (ride), hai qualcosa da fare , con la musica ti passa tutto… i minuti prima d’iniziare sono la parte peggiore, che ti viene quell’ansietta ma che alla fine se non ci fosse non sarebbe più lo stesso, tipo innamoramento. Spero fra 10 anni d’avere ancora quella sensazione, anche se tutti mi dicono di no.  Farmi ancora la domanda “oddio come parto?” o “ ma gli piacerà?”

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Dopo tutti questi anni ancora te lo chiedi?

Certo , assolutamente, perché ogni posto è diverso ogni pubblico è diverso, è una cazzata prepararsi la serata a casa perché se non conosci la pista, lì, devi improvvisare.

Il tuo obiettivo come dj?

È brutto se dico che li ho già raggiunti gli obiettivi a cui pensavo di arrivare? Addirittura li ho superati, io non c’avrei mai creduto anni fa di suonare a certe feste, di confrontarmi con dj immensi per me, d’avere qualcuno che chiede la “mia musica”… faccio la figura della sfigata se scrivi questo?   (e ride, ride… tutta l’intervista ride innamorata)

Ma non dire cavolate (in realtà ho detto un’altra parola al posto di “cavolate”, ma ho promesso al direttore di Panorama.it di non essere scurrile) anzi, sei fin troppo umile.

Non so, tutto quello che sta arrivando in più è un sogno. Essermi guadagnata il rispetto degli addetti ai lavori era il primo obiettivo, ora la vivo.

Tu sei un ex modella e ovviamente sei “figa” (m’interrompe)

No! Sono un ex modella quindi sono magra è diverso, essere “figa”è un’altra cosa.

Ok ok, ma anni fa, quando hai cominciato ti dava molto fastidio che, quando chiedevano di te, chiedevano di una “donna” dj?

Beh a volte si  dai, io volevo confrontarmi con tutti i dj, non nella categoria donne dj. Non ho mai sentito dire  “ per questa serata vorrei un uomo dj” , però mi rendo conto che le prime volte c’ho marciato su questo fatto. E’ normale, all’inizio quando non puoi dare l’esperienza ma solo la voglia di provare allora butti avanti la fisicità.

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Tipo 2 metri di gambe?

(ride e ride) si praticamente … però ora mi dicono “il tuo set ha spaccato” e poi mi chiedono una foto, invece anni fa mi chiedevano una foto e basta.

Se ai tempi t’avessero detto “partecipa ad un concorso e diventi una super star dj”?

Quindi un concorso dove degli esperti mi consigliano mi aiutano nella crescita?

Si.

C’avrei provato, mi viene l’ansia solo a dirlo ma c’avrei provato assolutamente, tutto in un pacchetto “consigli e gavetta”… si c’avrei provato, poi mi conosco chissà che casini avrei combinato, ma l’avrei fatto per l’occasione di sentirmi dire cosa facevo bene e cosa no, e per poter imparare più in fretta magari.

 Tu sei famosa perché nei tuoi set mischi ogni genere musicale, cosa ne pensi del fatto che ora va di moda dire “ quello suona commerciale, terribile”?

Non vuole dire nulla “commerciale” ogni cosa è commerciale nel suo ambiente se sposta masse. Ti faccio il nome di Riccardo Villalobos, che è un dj che sposta milioni di persone , quindi lui è commerciale giusto? È commerciale nel suo ambiente, non fa la musica per pochi la fa per molti , una volta che commercializzi un prodotto che è sul mercato allora è commerciale… si può parlare di generi musicali, allora sì, ok, non ti piace un genere e ti capisco ma se non vuoi essere commerciale devi suonare in un club con 10 persone dentro, allora sicuro non sei commerciale.

Il tuo genere musicale?

A me piace quando sono in consolle vederti ballare, cantare , a me piace quando chi mi ascolta  si diverte. Mischio tutto in un set ci posso anche mettere un pezzo di Missy Elliot o i Gorillaz. Mi piace la musica “felice”, passami il termine. È chiaro, amo la musica “pesante” ma è difficile ballare per 3 ore suoni forti con la stessa cassa, se non ti do un po’ di respiro. Poi parlo del mio set è chiaro, di quello che amo dare alla gente.

 Quando sbagli (perché succede ai migliori) in consolle che fai?

A me succede e quando succede fai un sorrisone e vai avanti, capita ed è bello pure che capiti una volta l’anno ( e ride ). Però sai, mischiando tanti generi con diversi bpm allora è più facile, ma chissenefrega. Che noia un set tutto a 128 bpm con la cassa dritta, starei più tranquilla ma poi mi tocca ubriacarmi fino allo svenimento per far passare la serata.

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Ormai ci sono metodi e tecnologie che ti permettono di spacciarti per un dj, quando forse sarebbe meglio dire Jukebox, la tua opinione ?

Sono la meno indicata per rispondere a questa domanda, visto che sono “nuova” nell’ambiente e forse qualcuno pensa proprio questo di me. Io suono con i cd, ho saltato l’era del vinile, quindi mi servono 2 cdj ,un mixer e un paio di cuffie per le mie serate. È vero, un computer può aiutarti a mettere a tempo 2 tracce, a fare qualche effetto in più fatto bene, ma non può aiutarti ad avere gusto e non può fare ballare la gente al posto tuo! Perciò cd, vinile, chiavette usb o traktor … L’importante è che sai fare il tuo lavoro!

Quindi la tecnologia ha cambiato questo lavoro in bene o in male?

Non so, prima andavi in un negozio di musica, aspettavi le nuove uscite, spendevi tutta la paghetta per i vinili, stavi ore a sceglierli. Lo so perché i dj più grandi ce lo rinfacciano sempre. Ma credo che nessuno dovrebbe aver paura della tecnologia! Io personalmente non frequento negozi di musica, la compro in internet. Ma nessuno mi toglie la mia passione per le cuffie, ad esempio vado da Blacksheep regolarmente e spendo tutti i miei soldi in casse e gadget vari per il Mac! I love techno (logy) ! (e riride)

Cosa puoi dire a queste ragazze che per 3 mesi daranno il massimo per riuscire ?

Cosa potrei dire se non: siete ragazze ma tirate fuori le palle, ci vuole costanza e umiltà come nella vita e questo è il lavoro più bello del mondo, FREGATEMELO.

 

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Andrea Delogu

Disgrafica e di sinistra, abbiate pietà.

Nella mia biografia basterebbe scrivere che sono nata a Rimini per farvi capire che volente o nolente sono cresciuta con la musica da club o da discoteca.

Nei giorni in cui non andavo a ballare son riuscita a diventare cintura nera di Karate secondo Dan, scrivere e condurre un programma per Match Music dal titolo "A casa di Andrea", presentare il meglio di Sky, recitare in "Saturday Night Live" su Italia1, far parte di un gruppo musicale e cantare la colonna sonora dello spot Heineken USA, a recitare in alcuni cortometraggi, partecipare a diversi spot pubblicitari, ma soprattutto sono riuscita a convincere Panorama a darmi un Blog.

Chi è il matto tra i due? Prima che mi dimentichi: amante del rock, della buona e abbondante cucina, sostenitrice della piadina della Lella e degli strozzapreti del BarSole, malata di Twitter e tuttologa in pensione

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