Tasi, se la proroga slitta a ottobre. Cosa cambierebbe
Era atteso per oggi, e invece il decreto sulla scadenza per il pagamento della prima rata della nuova imposta sulla casa, dovrebbe arrivare nei prossimi giorni
Era senza dubbio una delle decisioni più attese dal Consiglio dei ministri di oggi, e invece alla fine non è arrivata. Ci riferiamo allo slittamento di un mese della proroga sul pagamento della prima rata della Tasi. La nuova scadenza infatti non dovrebbe più essere il 16 settembre, bensì il 16 ottobre. Un provvedimento che a questo punto molto probabilemnte sarà adottato nei prossimi giorni. La decisione si è resa necessaria dopo che i tanti Comuni ancora alle prese con la definizione delle aliquote per la nuova imposta sulla casa, avevano espresso dubbi sui tempi ristretti con cui avrebbero dovuto fare i conti. Al momento infatti le amministrazioni locali inadempienti, avranno tempo fino al 31 luglio prossimo per deliberare le aliquote della Tasi. Considerando che notoriamente il mese di agosto è periodo di vacanze, ai contribuenti sarebbero rimasti solo una quindicina di giorni di settembre per fare tutti i calcoli del caso. Da qui l'intenzione del governo di posticipare il tutto al 16 ottobre, concedendo un mese in più di tempo.
Intanto però si infoltisce, seppur relativamente, il numero dei Comuni che, con una vera e propria corsa contro il tempo sta cercando di definire le aliquote Tasi entro la scadenza originaria, ossia il 23 maggio. Sono circa 1.500 al momento le amministrazioni locali che hanno già provveduto o hanno annunciato decisioni in questo senso. Ricordiamo che, i sindaci che riusciranno a definire le aliquote rispettando la scadenza originaria, potranno riscuotere dai propri cittadini la prima rata della Tasi già il prossimo16 giugno, così come previsto in origine dalla legge. Il tutto per non correre rischi di mancanza di liquidità, che potrebbero esserci invece se l’incasso in questione dovesse avvenire invece ad ottobre, come promesso dalla nuova possibile proroga del governo.
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