
L'Italia stanzia il 2,8% del pil per Coronavirus
Paese per paese ecco quanto ammontano gli aiuti di Stato contro l'emergenza Covid-19. Si scopre che c'è chi fa più di noi ma anche chi fa meno
La guerra contro il Coronavirus e la recessione provocata dal blocco delle principali attività economiche, ha obbligato tutti i Paesi a pianificare un enorme quantità di spese extra. Come ricorda un'analisi pubblicata da quotidiano finanziario francese Les Echos, la Germania è la nazione europea che si è mossa con maggior decisione, pianificando una spesa aggiuntiva di 123 miliardi di euro (il 3,6% del Prodotto interno lordo) affiancata da un bazooka di 1.100 euro, contando circa 822 miliardi di garanzie statali concesse ai prestiti alle aziende.
La Francia ha annunciato un piano di 45 miliardi (1,9% del Pil) e garanzie fino a 300 miliardi.
L'Italia, sottolinea il quotidiano, ha raddoppiato la sua dotazione da 25 a 50 miliardi (2,8% del Pil) mentre la Spagna è un po' indietro, con una spesa pubblica di emergenza stimata in 17 miliardi (1,4% del Pil).
In totale lo sforzo di bilancio dovrebbe rappresentare per i Paesi dell'area euro il 2% del Pil.
Nel Regno Unito, ha calcolato Les Echos, la spesa diretta dello Stato si aggirerebbe sui 60 miliardi (il 3% del Pil). Al di là dell'Atlantico il governo Usa ha messo sul piatto 2 mila miliardi di dollari, un pacchetto di misure eccezionali che vale il 9% del Pil.
Come si vede, gli interventi sono diversi da Paese a Paese con la Germania che svetta in Europa, pur avendo finora meno decessi, e la Spagna che arranca, trovandosi però in una situazione grave e simile a quella italiana. Per ridurre i divari sarebbe utile uno strumento di debito europeo, come i cosiddetti Coronabonds, sul quale però l'Europa si è divisa.
Naturalmente questa impennata di spesa pubblica lascerà una traccia profonda nei conti nazionali. Secondo la banca svizzera Ubs nel 2020 il disavanzo per i Paesi dell'area euro salirà al 6,1% del Pil, contro il 4% stimato attualmente. Ma sono adeguati questi annunci? "Nel complesso gli importi annunciati finora" ha detto Michala Marcussen, capo economista di Societe Generale, "sembrano sufficienti per la prima fase, che è quella di mantenere in vita l'economia". L'importante però è che queste somme vengano sborsate rapidamente e arrivino presto nelle aziende e nelle tasche dei cittadini.
DATI AIUTI IN % SUL PIL
Stati Uniti 9
Germania 3,6
Paesi Bassi 2,9
Italia 2,8
Francia 1,9
Spagna 1,4