Mercato auto in crisi: immatricolazioni in calo e l’elettrico sprofonda
(Ansa)
Industria

Mercato auto in crisi: immatricolazioni in calo e l’elettrico sprofonda

Dati Acea allarmanti: ad agosto frenata del 18,3% per le vendite di nuove auto in Europa. L’elettrico crolla del 44%, con la Germania in testa al tracollo. Solo le ibride in crescita.

Male per il mercato dell’automobile, malissimo per l’elettrico. Gli ultimi dati parlano chiaro: ad agosto le immatricolazioni in Europa sono scese del 18,3% e le elettriche sono crollate (-44%). I dati Acea, l'associazione dei costruttori europei, confermano un mercato in crisi, in Germania, Francia e Italia soprattutto.

Dopo un timido segnale di ripresa a luglio, in agosto il calo è di quelli importanti: le vendite di nuove auto si sono fermate a 643.637 unità, contro le 787.812 dello stesso mese del 2023. La frenata è a doppia cifra per Germania (-27,8%), Francia (-24,3%) e Italia (-13,4%), tre dei quattro mercati principali. Resiste la Spagna, comunque con un -6,5%. Paragonando i dati a quelli del 2019, prima della pandemia, il calo è quasi del 30% (29,6% con esattezza).

Si può parlare di un vero e proprio crollo per il settore elettrico, che perde un terzo dei volumi. Quarto mese consecutivo in rosso. Le immatricolazioni di auto elettriche a batteria (BEV) sono scese del 43,9% a 92.627 unità contro le 165.204 di agosto 2023. Un “bagno di sangue” trainato da Germania (-68,8%) e Francia (-33,1%). Nei primi otto mesi del 2024 sono state immatricolate 902.011 BEV (-8,3%) pari al 12,6% del mercato. Non va bene neanche per le ibride plug-in, calate del 22,3%. L’anno scorso rappresentavano di questi tempi il 7,4% del mercato, ora siamo al 7,1%.

Le uniche auto in crescita per vendite in agosto sono le ibride (+6,6%), a 201.552 unità, arrivando a coprire il 31,3% del mercato dal 24% dell’anno scorso. Guardando ai diversi Paesi a trascinare sono Spagna (+12,6%), Francia (+12,5%) e Italia (+2,5%), mentre la Germania (-0,1%) è rimasta sostanzialmente ferma. Le auto a benzina e diesel rappresentano ancora il 44,3% del mercato. Ma anche qui segno meno: benzina -17,1% e diesel -26,4%.

Guardando ai singoli brand si segnala la forte flessione in agosto di Stellantis con -29,5% e una quota di mercato che passa dal 16,7% al 14,4%. Sul periodo lungo (da gennaio ad agosto) il calo è del 3,2%. Perdite oltre il 40% per Citroen, Fiat, Lancia, DS. -15% per Peugeot e Jeep. Segno meno anche per Renault (-14.9%), Hyundai (-14,5%), Toyota (-4,3%), Bmw (-15,6%) e Mercedes (-12,7%). Profondo rosso per Tesla (-43%).

Nonostante la frenata di agosto e il disastro dell’elettrico il 2024 al momento resta tiepidamente positivo. Ma un incremento dell’1,4% non è certo rassicurante sullo stato di salute del settore auto europeo e sul suo futuro. E per affrontare la crisi l’Acea chiede alla Commissione europea di spostare al 2027 gli obiettivi di taglio delle emissioni di CO2. Mantenere l’entrata in vigore delle nuove regole da gennaio 2025 vorrebbe dire impattare subito sulle prossime immatricolazioni e il mercato, che soffre pesantemente, non sa come potrebbe reggere.

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Cristina Colli