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Dimmi che caffè bevi, ti dirò chi sei

Una ricercatrice spiega le differenze tra chi sceglie cappuccino (più sensibile) e caffè nero

Non togliete il caffè ad un italiano: in nessun Paese come nel nostro ne troverà uno dal gusto così inconfondibile. Pur nelle decine di varianti nelle quali lo si può gustare, il caffè nel Belpaese non avrà mai nulla a che fare con la variante "lunga" (o annacquata?) americana o diluita alla turca.

Eppure, proprio la possibilità di poter scegliere il tipo di caffè la dice lunga sulla personalità di chi lo ordina al bar: caffè, cappuccino, macchiato o latte macchiato rivelano qualcosa di noi di inaspettato, secondo Ramadi Durvasala, una ricercatrice statunitense, autrice del libro Sei perché mangi. Dopo aver analizzato il comportamento di oltre 1.000 persone alle prese con caffè e simili, l'esperta è arrivata alla conclusione che la scelta di ciò che beviamo, in particolare del caffè, rivela molto dell'indole e dell'approccio alla vita.

Caffè o cappuccino?

Secondo Ramadi Durvasala non ci sono molti dubbi: chi al mattino al bar chiede un cappuccino ha un'anima molto più sensibile, quasi femminile, rispetto a coloro che ordinano un caffè espresso. Si tratta di soggetti che tendono a voler controllare la situazione, non amano bruschi cambi di vita, sono meno pronti ad affrontare emergenze (o eventi drammatici, come attentati o catastrofi). Insomma, persone che forse faticano di più ad adattarsi in una società che richiede invece grande flessibilità e rapidità nello spirito di adattamento.

Caffè americano

Chi, invece, opta per il caffè americano dimostra una maggiore capacità di affrontare le situazioni senza problemi: si tratterebbe di soggetti più calmi e rilassati, ma anche che tendono a procrastinare le decisioni. L'aspetto positivo del loro carattere è che prendono la vita come viene e non badano troppo ai dettagli; in compenso, però, non fanno programmi e tendono ad essere troppo flemmatici e poco attenti alla salute.

Caffè nero

Chi sceglie il caffè nero, classico, solitamente appartiene alla categoria dei tradizionalisti (e talvolta anche "puristi"). Sono coloro che mostrano un carattere paziente, sono in grado di semplificare cose e situazioni, sono efficienti. Di contro, però, possono rivelarsi silenziosi e lunatici, o bruschi e altezzosi, o ancora resistenti al cambiamento.

Latte (e caffè) macchiato

Non tutti amano che il caffè sia l'ingrediente principale: c'è chi preferisce il latte, magari macchiato. Si tratta, secondo Durvasala, di persone piacevoli, che tendono a smussare gli angoli nelle situazioni critiche: sono dei "libri aperti", generosi e pronti ad aiutare chi ne ha bisogno, ma nello stesso tempo non si prendono cura adeguatamente di se stessi.

Caffè decaffeinato

Chi ordina il caffè decaffeinato (o le numerose varianti che ora si possono trovare al bancone di un bar, come latte di soia e simili) è generalmente una persona a cui piace avere il controllo della situazione, perfezionista, molto attenta alla salute e al proprio corpo. Il lato positivo è proprio che tende a fare scelte "salutiste", ma spesso eccede nella volontà di controllare e dare ordini: spesso sono persone molto sensibili e facilmente impressionabili.

Caffè freddo o shakerato

Chi sceglie queste varianti al tema è spesso una persona attratta dalle novità, socialmente coraggiosa e persino anticipatrice delle tendenze; ama i bambini, è spontanea e creativa, ma può cedere di fronte a imprevisti, non sempre sceglie ciò che è più salutare, può essere incauta.

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Eleonora Lorusso