Dave Gahan: “Depeche Mode e Soulsavers sono progetti complementari”
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Dave Gahan: “Depeche Mode e Soulsavers sono progetti complementari”

Il carismatico frontman si è raccontato a Milano in occasione del concerto al Fabrique

Il nuovo album "Angels & Ghosts"è il seguito dell’acclamato "The Light the Dead See" del 2012

Il concerto al Fabrique di Milano di Dave Gahan, straordinaria voce dei Depeche Mode, insieme ai Soulsavers(al secolo Rich Machin), con una nutrita formazione di dieci elementi,  ha confermato la bontà di questo side project.  E’ stata una delle prime occasioni per ascoltare dal vivo i brani del nuovo album Angels & Ghosts, il seguito dell’acclamato The Light the Dead See del 2012, che segna un’evoluzione del loro sound, con alcuni elementi di matrice gospel e blue in continuità con Delta Machine dei Depeche Mode. I brani, nati attraverso lo scambio di demo e di idee dai propri studi a Manhattan e nella campagna inglese, sono accomunati da raffinate orchestrazioni e dal forte impatto live. Tra Dave Gahan e Rich Machin l’intesa è perfetta, come ha confermato l’incontro con la stampa a Milano in occasione del concerto al Fabrique.

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La copertina del disco

L’artista, della copertina è in realtà è mia figlia. Non è stata pensata apposta, lei doveva fare un progetto per la scuola e così mi ha tartassato  facendomi molte foto. Il tema era quello di fotografare una persona mostrandone le diverse personalità. Il risultato mi è piaciuto molto. Quando le ho chiesto se potevo usarlo per la copertina era perplessa: ‘Mah, non so, cambierei molte cose’. In realtà le foto della cover sono proprio quelle fatte da mia figlia, con un leggero fotoritocco. E’ riuscita a cogliere la mia personalità,  la mia essenza, ma quello nella foto potrebbe essere chiunque: è una persona che prova sentimenti contrastanti. Sono molto orgoglioso del suo lavoro e immagino che anche lei, adesso che vede la sua foto sui cartelloni in giro per New York, sarà contenta”.

 

Le differenze tra Soulsavers e Depeche Mode

“La voce è la stessa in entrambi i progetti, ovviamente, ma nei pezzi dei Depeche scritti da Martin Gore devo entrare nella canzone, lui non mi dice mai come devo interpretarli e si fida al 100% di me, ma se non avessi fatto due dischi con Rich non sarei in grado di lavorare  e di scrivere con i Depeche Mode. Non fraintendetemi, mi piace moltissimo lavorare con loro, ma come artista mi piace rischiare tutto, buttarmi in acqua, sono stato fortunato a lavorare con persona diverse e incredibili. Se penso alla performance di Milano è stata piena di emozione  e di soddisfazione, ma anche di tristezza e di malinconia, perché è terminato, dopo due anni di lavoro intermittente, un album molto importante per me, che mi ha coinvolto profondamente a livello emotivo. Non escludo che ci sarà un terzo  capitolo dei Soulsavers”.

Mark Lanegan

Mi piace moltissimo Mark Lanegan, è grazie  a lui che sono entrato in contatto con i Soulsavers, non sarei qui se non fosse stato per lui. Lui ha una voce che ha una caratteristica in comune con quelle di Jonny Cash, Nick Cave e Billie Holiday: sono cantanti che ti impongono di fermarti, di ascoltare quello che stanno cantando e che ti conducono all’interno dello spirito della canzone”

Cambiamenti tra il primo e il secondo disco dei Soulsavers

“Qual è l’upgrade? E’ come quando vai in albergo: se ti danno una stanza schifosa, ti lamenti e poi ti danno una suite. Scherzi a parte, c’è una naturale progressione tra i due album, non abbiamo mai smesso di scrivere insieme, anche se in mezzo ai due lavori c’è stato un album e un tour con i Depeche Mode. Ho scelto di mettere il mio nome sulla copertina  perché volevo che più persone possibili lo ascoltassero, ma non è assolutamente un album solista, è una collaborazione tra noi due. Senza Rich non vado da nessuna parte, mi dà idee che stimolano la mia immaginazione e poi da lì si parte. Abbiamo lavorato con tanti musicisti incredibili, ma Rich ha l’incredibile capacità di mettere insieme tutto, in modo che funzioni perfettamente”.

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Gabriele Antonucci