Antonin Artaud, 5 libri per riscoprirlo
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Antonin Artaud, 5 libri per riscoprirlo

Il grande autore teatrale francese scompariva sessantasei anni fa: un omaggio attraverso cinque consigli di lettura

Era il 4 marzo 1948, quando scomparve a 52 anni Antonin Artaud, uno dei padri del teatro contemporaneo. Artista poliedrico, fu scrittore, sceneggiatore, commediografo, poeta e attore. Nella sua ricerca di nuove dimensioni espressive, il cosiddetto Teatro della crudeltà è la sua invenzione più importante e famosa; attraverso di essa, intendeva scardinare la “tirannia del testo” sullo spettacolo, cercando di raggiungere un livello di teatro integrale, capace di fondere diverse forme di linguaggio, suscitando anche la partecipazione dello spettatore.

Come spesso accade per i grandi geni, anche Artaud non condusse una vita né facile né felice. Dipendente dagli oppiacei, e spesso sofferente di forti depressioni, l’autore francese venne più volte internato in sanatori per problemi psichici, subendo anche, soprattutto verso gli ultimi anni, traumatici elettroshock e violente terapie.

A sessantasei anni di distanza dalla sua solitaria morte, abbiamo voluto ricordarlo selezionando cinque tra le sue numerose opere, in una sorta di percorso che rispecchi la sua carriera artistica.

Vivere è superare se stessi. Lettere a Jean-Louis Barrault 1935-1945 (Archinto)
Lo scambio epistolare con l’attore e regista francese Barrault è qui raccolto per tracciare i punti fondamentali dell'atipica vita di Artaud attraverso le sue stesse parole.

Balthus e i surrealisti (Ananke)
Una raccolta di scritti del commediografo riguardanti l’opera di uno dei maggiori esponenti dell’arte surrealista, corrente a cui lo stesso Artaud aderì tra il 1924 e il 1926.

Il teatro e il suo doppio (Einaudi)
Una delle opere fondamentali di Artaud, attraverso la quale si evocano le possibilità estreme che il teatro mette a disposizione. Nel libro compaiono le principali rivendicazioni poetiche dell’autore: ribellione alla dittatura del testo, il coinvolgimento del pubblico, linguaggio integrale delle energie fisiche dello spettacolo (gesto, movimento, luce e parola).

Poesie della crudeltà (Nuovi Equilibri)
Tanta fisicità si trova in questa raccolta di poesie, che strizzano l’occhio anche alla stagione surrealista sperimentata da Artaud. Il corpo è il protagonista: uno strumento di ribellione e conoscenza, nella sperimentazione artistica del francese.

Van Gogh il suicidato della società (Adelphi)
Un anno prima di morire, nel 1947, Artaud affrontò la storia del grande pittore, come lui "affatturato" fatalmente dalla società.

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- Vivere è superare se stessi. Lettere a Jean-Louis Barrault 1935-1945 (Archinto)
- Il teatro e il suo doppio (Einaudi)
- Balthus e i surrealisti (Ananke)
- Poesie della crudeltà (Nuovi Equilibri)
- Van Gogh il suicidato della società (Adelphi)

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Andrea Bressa