Con Drexcode ora l'alta moda si affitta
Economia

Con Drexcode ora l'alta moda si affitta

Decolla la boutique che permette di noleggiare online abiti firmati per una serata speciale. Dopo il successo in Italia, la start-up vuole sfondare in Europa

L’alta moda a noleggio cresce e ora scommette anche sull’estero. La sfida l’ha lanciata Drexcode, la prima luxury web boutique che permette di noleggiare online l’abito di alta moda per una serata speciale. A chi vuole indossare il vestito delle star, la start-up offre il massimo del fashion del momento. In catalogo ci sono, infatti, soltanto i capi delle ultime collezioni, quelle che hanno appena sfilato sulle passarelle dell’alta moda.

Grandi nomi, come Alberta Ferretti, Jean Paul Gaultier, Moschino o Vivienne Westwood si possono così vestire con una minima frazione del loro prezzo originale. Il tutto in pochi click e con un servizio di consegna rapida a domicilio in tutta Italia che in più prevede anche la possibilità di provare il capo e rimandarlo indietro se non va bene o di ordinare più di una taglia alla volta.


L’idea è stata lanciata un anno fa da Federica Storace e Valeria Cambrea (da sinistra nella foto), genovesi di origine e con alle spalle carriere consolidate in società multinazionali. Presidente del board di Drexcode è stato nominato Enrico Mambelli, attualmente senior advisor di private equity nelle acquisizione del lusso ed ex Ceo di Gianfranco Ferrè a Milano e di Cerruti 1881 a Parigi.  

"La nostra boutique è subito piaciuta" racconta Federica Storace. "Tanto che oggi siamo a tassi di crescita degli iscritti del 50%". Anche gli ordini crescono a due cifre e all’orizzonte c’è già il progetto di investire sui mercati esteri. "L’anno prossimo inizieremo la nostra espansione in Europa". Allo stesso tempo l’azienda sta lavorando anche alle linee di accessori che presto saranno ampliate e completate.

All’alta moda in affitto crede anche Innogest (maggior fondo di venture capital in Italia con 165 milioni in gestione) che si è messo a capo di un round di investitori che su questa iniziativa ha puntato un milione di euro. Ora si prepara all’avventura estera dove conta di aggregare nuovi investitori per la start-up. "L’idea di base è che le nuove tecnologie stanno portando a un’evoluzione dell’esperienza anche nell’ambito della moda" racconta Pietro Puglisi che ha seguito l’investimento per Innogest. In pratica, tra qualche tempo noleggeremo gli abiti delle star proprio come oggi facciamo con i film su Netflix. In alcuni Paesi come gli Usa il trend del vestito in affitto è già una realtà ben consolidata con 5 milioni di donne che i capi di lusso li usano senza possederli.

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