Mercoledì doc, il documentario si prende il suo giorno
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Mercoledì doc, il documentario si prende il suo giorno

Uno spazio fisso per raccontare realtà cinematografiche minori ma interessanti, al cinema Palestrina di Milano e all'Aquila di Roma. Si inizia con Fukushame di Alessandro Tesei

Il documentario, genere spesso poco considerato dal mercato del cinema ma sempre più amato dal pubblico, si prende il suo spazio. Nel mezzo della settimana, a Roma e Milano, è tempo di Mercoledì doc: ecco che il mercoledì diventa appuntamento settimanale dedicato al mondo del documentario.

L'iniziativa nasce dal fatto che i documentari di qualità e d’autore, italiani e non, sono in costante aumento mentre la loro distribuzione in sale cinematografiche è comunque rara e difficile, costringendo gli interessati a far la caccia a festival e rassegne dedicate per poterne vedere.  Ma accanto agli spettatori dei cinepanettoni, c'è anche una fetta di utenza attenta e curiosa che è disposta ad accogliere questi prodotti "diversi" e sarebbe felice di vederli programmati al cinema.

Ecco così che nasce un appuntamento fisso, così che i fruitori di documentari non debbano vagare fortunosamente alla ricerca di vaghe proiezioni ma possano appoggiarsi a una programmazione certa, a date d'uscita abbastanza definite e anche a un buon lancio perché, si sa, spesso quello che non è pubblicizzato "non esiste".

I doc lovers quindi possono ora contare sul cinema Palestrina di Milano e il cinema Aquila di Roma, che ogni mercoledì programmeranno un documentario facendolo ruotare su tre proiezioni (costo del biglietto non superiore a 5 euro). Qualora il titolo riscuotesse un buon successo, l'esercente potrà programmarlo sino al weekend immediatamente successivo, in una fascia oraria non serale.

Si parte il 23 gennaio con la proiezione di Fukushame: The lost Japan, documentario sul disastro nucleare giapponese, ad opera di Alessandro Tesei. Il 30 gennaio è tempo di Ciao Italiadi Barbara Bernardi e Fausto Caviglia, sugli italiani trasferitisi a Berlino. A metà febbraio toccherà a Fili invisibili - Storia minima della famiglia Bioni, docantropologico di Andrea Papini.

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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