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(Ansa)
Calcio

Mbappé al Real Madrid: così Perez ha beffato il nemico Al Khelaifi

Dietro il passaggio dal Psg alla corte di Florentino Perez anche un intreccio di geopolitica e sport in cui lo sceicco è uscito sconfitto

Per uno strano scherzo del destino è stato il presidente francese Macron a spiegare che Kylian Mbappé sarebbe andato via da Parigi per rifugiarsi (coperto d'oro) al Real Madrid e anche per svelare il timing dell'annuncio. Lui che un ruolo nella storia della stella francese e del Psg l'aveva giocato perché il luogo di lavoro del calciatore più forte oggi al mondo non è mai stata solo una questione di sport. Molto più geopolitica che pallone, insomma.

E anche l'addio a Parigi per finire a Madrid si porta dietro significati più profondi rispetto alla sola considerazione che Carlo Ancelotti, fresco campione d'Europa dopo la finale di Londra, si troverà a gestire una squadra stellare e quasi imbattibile. Mbappé lascia Nasser Al Khelaifi e va tra le braccia di Florentino Perez; i due uomini più potenti e divisi che esistano oggi sulla faccia del pianeta calcio.

Lo sceicco spalla del presidente della Uefa., Ceferin, dopo averlo aiutato a sventare la nascita della Superlega nell'aprile 2021, con un colpo di spugna a livello di immagine anche sui tanti dubbi che hanno accompagnato lo sbarco dei soldi di QTI (fondo di investimento del Qatar) nel calcio europeo. L'altro, che è diventato il presidente più vincente della storia del Real Madrid al fianco di un certo Santiago Bernabeu, anima di quella stessa Superlega che non ha mai ripudiato. Certamente non amato dalla Uefa, ma forte sufficientemente per alzare con cadenza regolare la Champions League al cielo.

Mbappé va in Spagna a parametro zero, altro smacco insostenibile per Al Khelaifi che - raccontano le cronache - prima ha cercato di blandirlo in tutti i modi per convincerlo a restare e poi ha rotto ponti e rapporti. In ballo ci sarebbero compensi non pagati per alcune decine di milioni di euro, roba da avvocati cui è abbastanza certo che le parti si rivolgeranno una volta che lo strappo sarà stato consumato del tutto.

A Madrid la stella francese guadagnerà paradossalmente meno rispetto a quello che gli garantiva il Psg. Numeri ufficiali non ce ne sono, ma il contratto quinquennale sarà da circa 20 milioni netti più un bonus alla firma da 50. Una montagna di soldi (150 milioni di euro entro il 2029) che pioverà su un calciatore già reso ricchissimo dai suoi anni parigini e che ora sogna di poter esprimere al massimo le proprie potenzialità con attorno lo stimolo di un torneo superiore alla Ligue1 e in pancia a una squadra che tutti gli anni parte per vincere tutto. Sempre. Senza fare prigionieri.

La condizione ideale per provare a conquistare l'agognato Pallone d'Oro fin qui sfuggito anche quando, anno 2018, ha vinto la Coppa del Mondo da protagonista con la Francia. Bisogna arrivare in fondo alla Champions League, cosa che il Real Madrid sa fare a meraviglia pur essendone il presidente fiero oppositore. Al Khelaifi questa volta ha perso la sua guerra.

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Giovanni Capuano