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L'Inter vince la finale di Champions League se...

Guida seria (ma non troppo) alla sfida impossibile dei nerazzurri contro il Manchester City. Inzaghi e Zhang a Istanbul per entrare nella storia come Mourinho e Moratti nel 2010

Ci sarà una ragione per cui i bookmakers di tutto il mondo offrono la vittoria del Manchester City nella finale di Istanbul al prezzo di una pizza e quella dell'Inter vale (varrebbe) come un terno al lotto. Per intenderci: se Guardiola alza la coppa, per avere qualche soddisfazione dalla propria bolletta bisogna impegnare un mutuo mentre se tocca a Inzaghi basta un cifra normale per pagarsi le vacanze di questa estate. La ragione c'è ed è che non esiste un motivo oggettivo e analitico per cui chiunque possa affermare che l'Inter entra nella finale di Istanbul con il favore del pronostico o giù di lì. Tutto spinge verso il Manchester City e questa è, forse, la prima ragione per provare a dubitare in un finale già scritto.

Senza esagerare, ma la storia del calcio è fatta di ribaltoni e quella dello sport è arricchita di outsider che fanno fuori il gigante di turno. Con calma, ovviamente, perché è giusto ricordare che "qualche volta" finisce così mentre "quasi sempre" finisce che vince il più forte e l'altro torna a casa. In questo caso il più forte e Guardiola, ma Inzaghi qualche ragione per sognare se l'è costruita. E allora ecco una guida seria (ma non troppo) ai "se" che possono regalare la Champions League all'Inter completando la stagione quasi perfetta che ricorderebbe da vicino quella del Triplete mourinhano. L'Inter può vincere la finale se...

- fa la partita della vita e quelli del Manchester no, magari schiacciati dal peso della responsabilità;

- va tutto per il verso giusto. Ma proprio tutto, tutto, tutto...;

- arriva nell'ultima mezz'ora in partita, che significa anche sotto ma a portata di episodio;

- non subisce infortuni che costringano Inzaghi e cambiare piano partita in corsa;

- può giocare la finale in 14 e non oltre, che significa quelli scelti come titolari più Lukaku (o Dzeko), Mkhytarian (o Brozovic) e Gosens;

- non si spaventa pensando che, finiti i primi 14, Guardiola dalla panchina può comunque pescare dei fenomeni e Inzaghi un po' meno....;

- Brozovic sarà il migliore in campo;

- Brozovic saprà essere schermo davanti alla difesa, aiutando nella marcatura di Haaland, francobollo per De Bruyne e gli altri che vengono da dietro e nello stesso capace di organizzare le ripartenze;

- il pullman sarà lasciato in garage e non parcheggiato davanti alla porta di Onana;

- Lukaku si ricorda che in Inghilterra lo hanno sempre trattato male e...;

- Lautaro Martinez si ricorda che a spedirlo a Milano è stato un certo Diego Milito. Sì, proprio lui...;

- Aberbi ritrova il retino acchiappa-Haaland che gli ha regalato un tifoso e che la figlia si è presa per giocare nel giardino di casa;

- Haaland, a proposito... Non segna dal 14 maggio e con questo è detto tutto;

- Guardiola si sveglia con la testa pieni di pensieri e, come successo in passato, incasina la situazione oltre il necessario;

- qualcuno ha procurato un biglietto di tribuna giusto dietro la panchina di Pep per Mourinho, la cryptonite del più grande di tutti?

- la sera del trionfo del City sul Real Madrid ad Appiano Gentile i televisori non funzionavano;

- oppure, se funzionavano e tutti hanno visto, Inzaghi ha infilato i suoi giocatori in una macchina che azzera la memoria;

- il City non si presenta. Irreale, ma se il traffico di Istanbul...;

- si ricorda dell'altra volta che si trovò di fronte Guardiola da strafavorito, campione di tutto e con il miglior Messi e il miglior Barcellona della storia recente a disposizione. Gli lasciò la palla ma senza chiudersi nel fortino;

- vale sempre il detto che gli inglesi sono forti ma quando incrociano l'Italia si sono abituati ad arrivare secondi;

- immagina come sarebbe bello succedesse senza farsi prendere dall'ansia e dallo spavento di pensare a cosa accadrebbe in caso di sconfitta;

- Dzeko... (continuare a piacere);

- Barella replica la finale di Wembley che ci ha regalato l'Europeo;

- dalla panchina non entra.... (fate voi).

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Giovanni Capuano