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Calciomercato, quanto hanno guadagnato i procuratori nel 2023

Una tassa da 888 milioni di dollari e che continua a crescere: ecco la fotografia delle commissioni pagate per i trasferimenti internazionali secondo il report annuale della FIFA

Una tassa, non occulta, che pesa sempre di più sui bilanci del calcio mondiale. Insensibile davanti alla crisi e al tentativo di mettere un limite, scrivendo regole più stringenti o provando a imporsi comportamenti più virtuosi. Il 2023 è stato l'anno boom a livello mondiale per gli incassi dei procuratori e agenti calcistici: 888,1 milioni di dollari con un balzo del 42,5% rispetto a dodici mesi prima. Quasi un miliardo che esce dal sistema per andare ad arricchire i professionisti delle intermediazioni, figure che gestiscono le carriere dei campioni o presunti tali e che dragano denaro ai club che si rivolgono a loro per avere accesso al mercato internazionale.

Il dato emerge dalla lettura del "Report sugli agenti calcistici nei trasferimenti internazionali" redatto dalla FIFA acquisendo quanto dichiarato dalle società attraverso il portale ufficiale che gestisce i transfer. La crisi del Covid è alle spalle, ma la verità è che gli incassi del 2023 hanno mandato in soffitta il primato assoluto che durava dal 2019 e che era di 654,7 milioni di dollari. Il trend a crescere è, dunque, ripartito dopo le fermate del 2020 (497,5 milioni) e del 2021 (501,2) condizionate da un settore che aveva patito l'influenza della pandemia.

Agenti e procuratori sono ormai un fattore imprescindibile, oltre che estremamente oneroso, per il sistema. Il paradosso è che il nuovo record arriva al termine di un decennio in cui la FIFA ha provato a mettere un freno evidentemente fallendo nel suo intento, se è vero che nel 2014 l cifra ammontava a 239 milioni di dollari e che nel frattempo si è moltiplicata di 3,7 volte. Senza che ci siano segnali in controtendenza per il futuro.

Va poi ricordato che si tratta di dati ufficiali che riguardano solo i trasferimenti internazionali, non quelli interni. Dunque, se si sommano i colpi da squadra a squadra della stessa federazione e servizi vari resi dagli agenti, gli 888 milioni di dollari vanno a loro volta moltiplicati. Un fiume di denaro che finisce soprattutto nelle tasche di poche, ricchissime, agenzie che gestiscono i top player in giro per il mondo.

Il campionato che spende di più alla voce commissioni è la Premier League inglese e non poteva essere diversamente, dal momento che i club di Londra e dintorni sono i padroni indiscussi del calciomercato. L'assegno virtuale staccato nel 2023 ammonta a 281,3 milioni di dollari ed è il più alto seguito dalla Serie A (115,7), dalla Bundesliga (89) e dalla Saudi Pro League che è la novità del momento.

Il campionato saudita che ha fatto incetta di campioni prelevandoli in Europa, pagando stipendi da sogno, è diventato in fretta un Eldorado anche per i procuratori che hanno fatturato dalle partite di Gedda e Rhyad 86 milioni di dollari, superando anche Liga spagnola (52,8) e Ligue1 francese (42,2). Un altro segnale che il centro del pallone si sta spostando verso oriente.

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Giovanni Capuano