Bridget Jones’s baby di Helen Fielding
Rizzoli
Lifestyle

'Bridget Jones’s baby' di Helen Fielding. La recensione

I (deliranti) diari di una Bridget Jones alle prese con… Due padri

Cosa possiamo aspettarci da una Bridget Jones che ci casca sempre?
L’avevamo lasciata sola, per meglio dire single, dopo la rottura con il suo Mark. Già, sembrava che ce l’avesse fatta e invece Bridget ci è cascata. Con Daniel. Lo spregiudicato Daniel che non ha fatto altro che metterla nei guai. Ma è così terribilmente affascinante….

Insomma, dopo la rottura con Mark Darcy Bridget si è data una regolata: basta uomini, pensa alla carriera e alla sua linea. E infatti appare filiforme (mai come la Rebecca che si è accalappiata Mark, sì, quella che Mark si è letteralmente sposato) e punta tutto sulla trasmissione Buon Pomeriggio! Dove dirige, più o meno con successo, la sua amica Miranda alla conduzione del programma.

Fino a quando… in Bridget Jones’s baby (Rizzoli) l’insuperabile Helen Fielding riunisce tutti.
Un battesimo, l’ennesimo a cui Briget farà da madrina perché ormai quello appare il suo ultimo ed unico fine anziché procrearsene uno da sola, sarà l’occasione per rincontrare Mark. Mentre Bridget pensa che sia ancora sposato e fa di tutto per evitarlo, scopre nel corso della cerimonia che sposato il bel Mark non lo è più e, come da copione, ci finisce a letto.
Così come finirà a letto con Daniel, per non farsi mancare nulla.

Poiché tra tutti i pasticci che ha combinato in vita sua manca giusto la gravidanza, ecco che scopre di essere incinta. Lei, proprio lei che pareva averci messo una pietra sopra (noi anche). Da qui in poi il dilemma: chi sarà il padre? E perché mai quei dannati preservativi amici-dei-delfini non hanno fatto il loro dannato lavoro? Avevano solo pochi anni del resto, come faceva Bridget a sapere che scadevano?

Daniel cerca di fuggire a gambe levate, fino a quando non scopre che il suo acerrimo nemico potrebbe essere anche lui il padre. Una gara tra i due che dura dai tempi della scuola non può certo fermarsi in questo momento. Anzi, quale occasione migliore per primeggiare l’uno sull’altro?

Da questo momento in poi inizia la rocambolesca (perché non potrebbe essere altrimenti) gravidanza di Bridget Jones.
Fino a quando la nascita di Billy non svelerà il vero padre e non rimetterà i giusti tasselli di ogni cosa nel perfetto incastro. Una favola a lieto fine, con il solito inconfondibile umorismo alla Fielding (e alla Jones).

Bridget Jones’s baby. I diari
di Helen Fielding
Rizzoli, 2016


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Valeria Merlini

Nasco ariete, cresco caparbia maturo risorgendo. “Ho capito che sei una fenice, rinata dalle tue stesse ceneri e per far questo ci vuole una grande forza d'animo, chapeau Vale”. Un’insospettabile (donna) mi ha scritto queste parole. E allora ho capito, una volta di più, che si può mollare tutto e ricominciare. Inizio allora a leggere. Poi a scrivere. Poi ancora a leggere e a scrivere. Via così. Mai fermarsi. Mai accontentarsi. Lamentarsi sempre. Una lettera mirata ha fatto sì che finissi nel posto giusto. Panorama.it. Questo. Una sfumatura (anzi tre, quelle del grigio, del nero e del rosso per la precisione) mi hanno relegata nel mondo del Sexy&Co., fatto di pizzi e mascherine, di frustini e di latex, di sex toys e sexy boys. Libri erotici? Il mio pane (e ho detto pane!) quotidiano.

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