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Blindare un rapporto sentimentale ...

La coppia fusionale sembra essere molto in voga ... ma alla fine, è sano blindare il proprio rapporto?

Nei post precedenti ho esposto come “blindare” la nostra coppia potrebbe essere deleterio per la coppia stessa …

Molti considerano strano applicare il termine “blindare” ad un fidanzamento (convivenza, matrimonio ecc.) … ma purtroppo la fortificazione della coppia è una pratica piuttosto comune.

Ricapitolando: blindare un legame significa utilizzare: fidanzamenti ufficiali, anelli, feste pompose, fiori a profusione, mutui, matrimoni, figli ecc. per avere l’illusione che ormai grazie (o a causa) di tutte le sovrastrutture esistenti niente possa mettere in crisi la coppia (abbiamo problemi di coppia? Sposiamoci!). Come ho evidenziato nei precedenti post le cerimonie, gli anelli ecc. non sono azioni sbagliate di per sé, anzi, le celebrazioni forniscono da sempre solennità agli eventi. Un conto è fare una promessa a una persona da soli in una stanza … un altro conto è farlo con tutte le persone care come testimoni … se quindi gli eventi sociali hanno l’obiettivo di condividere coi cari un sentimento è tutto sanissimo. Se invece l’intento è “blindare” un rapporto … parliamone … non c’è niente di sano nei festeggiamenti se lo scopo è costruire “cose” che forniscono l’illusione che il rapporto  sia ormai un bunker a prova di bomba.  Con impressionante frequenza questi eventi sono fonte di stress  e ansia per i novelli coniugi. I preparativi stessi sono più spesso in linea con le regole sociali che con i propri reali desideri … "altrimenti se la chiesa non è abbastanza addobbata gli altri pensano male" (per citare una frase che mi è capitato di sentire recentemente)…

Credo che un matrimonio sia la promessa che due persone che si amano fanno reciprocamente. Mi chiedo, osservando matrimoni saturi di fiori e formalità, quanto tutto questo distragga dalla sostanza dell’evento.

Ricapitolando: blindare un rapporto rischia di soffocare la sacrosanta individualità dei membri della coppia riducendo gli spazi di autonomia.

Vorrei a questo proposito porre l’attenzione sul seguente concetto: un legame necessita di vicinanza ma anche di separatezza. Un rapporto sentimentale che toglie spazio alla soggettività e allo spazio personale risulta soffocante. Sull’altro versante invece c’è la tipologia di legame nel quale fra i partner c’è un’eccessiva distanza: poco dialogo, pochi interessi o punti in comune.  

Se c’è troppa distanza non può esistere la coppia, ma un’eccesiva fusione elimina la separatezza e l’alterità.  

Un rapporto sano si situa quindi nel mezzo fra la fusione e l’eccessiva distanza.

Anche se per molti il concetto di “alterità” si contrappone a quello di coppia; molti psicologi riconoscono in questo concetto un vero e proprio salvagente per  la vita coniugale! Cos’è questa benedetta alterità?

Wikipedia a mio parere ci fornisce una bellissima spiegazione: Alterità, come sinonimo di diversità, indica la differenza tra due entità…

Questa prospettiva psicologica dichiara un po’ guerra a quella strana dottrina (molto praticata) che vedrebbe nella coppia fusionale l’ideale universale di coppia! Detta in parole semplici: l’armonia significa incontro. Ma non esiste l’incontro se siamo un’unica entità!

Non esiste quindi un vero e proprio legame senza una sacrosanta alterità!

Quando invece i membri della coppia rinunciano a un loro spazio di autonomia all’interno della coppia nel quale coltivare i propri interessi (amici, hobby, ambizioni ecc.) la situazione potrebbe mettersi male. Intendiamoci bene, “propri spazi” non significa piantare corna a destra e a manca o imporre regole in funzione dei propri desideri, significa mantenere uno spazio di autonomia all’interno della coppia. Facciamo un esempio. Se ripensiamo al concetto di fascino e a tutti coloro che in passato ci hanno affascinato … scopriremo probabilmente che le persone più intriganti erano spesso circondate da un alone di mistero. Guada caso … ci sentiamo affascinati più dagli estranei  piuttosto che dal nostro partner che in bagno la mattina fa pipì mentre noi ci laviamo i denti. Il fascino necessita quindi di una dose (anche minima) di incognite e mistero. Potrebbe mai sembrarci affascinante una persona che conosciamo alla perfezione? Qualcuno di prevedibile e perfettamente conosciuto ai nostri occhi? Difficile.

Una delle prime (ma non l’ultima ovviamente) vittime della coppia fusionale è appunto il fascino, proprio perché il fascino deriva dai lati sconosciuti dell’altro! In questa prospettiva mantenere un po’ di mistero non guasta alla coppia. Al contrario cercare di conoscere il nostro partner nei minimi dettagli (oltre ad essere solo una mera illusione) massacra un po’ il concetto attrazione seduttiva.  

L’erotismo si nutre massicciamente di incertezza … le briglie non vanno d’accordo con l’Eros come afferma Esther Perel nel suo libro “Intelligenza erotica”.

Ogni fuoco necessita di un po’ d’aria … no?

Potrei fare la lista dei pazienti che una volta entrati in una coppia hanno fatto della coppia stessa un bunker antiatomico. Le trappole sono molte e sono comuni, ci si stacca dal mondo esterno riducendo i contatti con tutto ciò che ci piaceva prima … e alla fine la relazione è circoscritta al partner, ai parenti stretti, ai figli.

Non che ci si isoli del tutto, ma si riduce fortemente il rapporto con gli altri prediligendo quasi esclusivamente gli insider della famiglia. Beh … in questa prospettiva in effetti non c’è molto spazio per il fascino e il gioco di coppia … e ciò può inaridire il legame. Raramente una coppia se la sfanga se non mantiene rapporti armonici con l’esterno e … se ciascuno dei membri non coltiva un suo piccolo … prezioso … giardino segreto …

 

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Matteo Marini