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Storie di migranti in 25 foto

Storie di migranti in 25 foto

Un viaggio fotografico fra gli oggetti abbandonati durante l’esodo dei rifugiati: ogni immagine racconta qualcosa di loro

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Christopher Furlong /Getty Images

Una bambolina rosa. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

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Un’ espadrillas lungo i binari. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

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Un documento di identità greco, oramai scaduto. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

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Un orsacchiotto di peluche. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

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Tracce di bambini… Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

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Scarpa di bimba. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

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Dentifricio e indumenti. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

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Igloo. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

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Pochi spiccioli. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

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Scarpe e avanzi di cibo. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

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Un berretto da baseball “greco”. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

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Una coperta dell’UNHCR. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

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Scarpe maschili. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

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Medicine e caricatore. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

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Carta SIM. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

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Un pacchetto di Marlboro. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

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Il succhioto di un biberon. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

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Gocattoli e cibo in scatola. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

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Una coperta UNHCR. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

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Un sacco a pelo e dei vestiti appesi al filo spinato… Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

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Una scarpa e un telo dell’ UNHCR. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

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Piccoli sassi sulle rotaie. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

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Poliziotti ungheresi camminano su binari al confine ungherese-serbo nei pressi del villaggio di Röszke, 14 settembre 2015

Scarpe, scatolette di cibo, giocattoli, pacchetti di sigarette, biberon, indumenti, qualche spicciolo. Oggetti abbandonati o smarriti. Oggetti che hanno una storia, che parlano del lungo e triste cammino dei migranti attraverso il “percorso dei Balcani“: dalla Turchia alla Grecia e poi in viaggio per la Macedonia e la Serbia, prima di entrare nell’UE attraverso l’Ungheria, uno dei paesi meno aperti all’accoglienza, dove, da ieri sera è entrata in vigore la severissima legge sui clandestini che prevede il carcere per chi passa la frontiera senza permesso. Già 16 sono gli arrestati per avere passato illegalmente il confine, tagliando il filo spinato. Ma difficilmente questo esodo si fermerà. Nonostante tutto. E a parlarci di questa massa “anonima”, i loro oggetti, abbandonati lungo i binari di Roszke.

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