
Una bambolina rosa. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

Un’ espadrillas lungo i binari. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

Un documento di identità greco, oramai scaduto. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

Un orsacchiotto di peluche. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015


Tracce di bambini… Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

Scarpa di bimba. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

Dentifricio e indumenti. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

Igloo. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

Pochi spiccioli. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

Scarpe e avanzi di cibo. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

Un berretto da baseball “greco”. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

Una coperta dell’UNHCR. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

Scarpe maschili. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

Medicine e caricatore. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

Carta SIM. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

Un pacchetto di Marlboro. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

Il succhioto di un biberon. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

Gocattoli e cibo in scatola. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

Una coperta UNHCR. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

Un sacco a pelo e dei vestiti appesi al filo spinato… Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

Una scarpa e un telo dell’ UNHCR. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

Piccoli sassi sulle rotaie. Roszke, Ungheria, 14 settembre 2015

Poliziotti ungheresi camminano su binari al confine ungherese-serbo nei pressi del villaggio di Röszke, 14 settembre 2015
Scarpe, scatolette di cibo, giocattoli, pacchetti di sigarette, biberon, indumenti, qualche spicciolo. Oggetti abbandonati o smarriti. Oggetti che hanno una storia, che parlano del lungo e triste cammino dei migranti attraverso il “percorso dei Balcani“: dalla Turchia alla Grecia e poi in viaggio per la Macedonia e la Serbia, prima di entrare nell’UE attraverso l’Ungheria, uno dei paesi meno aperti all’accoglienza, dove, da ieri sera è entrata in vigore la severissima legge sui clandestini che prevede il carcere per chi passa la frontiera senza permesso. Già 16 sono gli arrestati per avere passato illegalmente il confine, tagliando il filo spinato. Ma difficilmente questo esodo si fermerà. Nonostante tutto. E a parlarci di questa massa “anonima”, i loro oggetti, abbandonati lungo i binari di Roszke.
