Roma, Parigi, Londra. E in testa quei tre match-ball sprecati nella finale del Roland Garros che Jannick Sinner deve metabolizzare per riconfermare il suo ruolo di numero uno del tennis.
L’avvicinamento a Wimbledon continua ma dopo l’uscita di scena prematura ad Halle l’attenzione e l’intensità degli allenamenti sono cresciuti ancora. Mentre il suo eterno avversario Carlos Alcaraz vinceva ancora il torneo del Queen dimostrando che sull’erba si trova a meraviglia, Sinner con il suo staff si impegna negli allenamenti lavorando soprattutto sul servizio e sui colpi di volo, perchè sull’erba londinese da sempre la battuta ha un’incidenza notevolissima sull’andamento delle partite così come possono essere decisive le discese a rete. Dal punto di vista tecnico Jannick ha colpi che possono mettere in grane difficoltà lo spagnolo, ma poi c’è l’aspetto mentale.
Il killer instinct
Quello che Sinner deve ritrovare è soprattutto il killer instinct, quella capacità di giocare nel migliore dei modi i punti decisivi che lo ha portato ad essere il grande tennista che è. E così torniamo a quel black-out di Parigi e a quella incredibile occasione persa che rischia di condizionare tutta la stagione del tennista altoatesino. Già perchè nel frattempo Alcaraz continua ad alzare il suo livello di gioco, arrivato a vette altissime. Lo spagnolo aveva paradossalmente sofferto l’assenza di Sinner dalle scene, ma da quando Jannick è tornato in campo non ha più sbagliato niente battendolo nelle finali di Roma e Parigi.
Alcaraz può eguagliare Borg che ha vinto per almeno due anni di fila a Parigi e Wimbledon e sull’erba ha un record di 25 vittorie e una sola sconfitta dal 2023. Lo spagnolo ha accorciato a 1130 punti il distacco da Sinner, il loro duello ancora una volta sarà il tema centrale del torneo che si gioca all’All England Club.