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La Formula 1 prepara il gran finale Verstappen sogna la folle rimonta tra le incertezze della Mc Laren

La Formula 1 prepara il gran finale Verstappen sogna la folle rimonta tra le incertezze della Mc Laren

Nel week end ad Abu Dhabi si decide il Mondiale piloti con l’olandese clamorosamente rimesso in gioco dagli errori di Norris e Piastri e dalle scelte scellerate del team “papaya”

Tra le mille variabili di un gran premio di Formula 1 stavolta il meteo non dovrebbe metterci lo zampino. Per tutto il week end ad Abi Dhabi la temperatura sarà intorno ai 25 gradi quando i piloti saranno in pista. In teoria il circuito di Yas Marina si presta meglio alle caratteristiche della Mc Laren che l’anno scorso vinse con Lando Norris mentre la gara di Piastri finì alla partenza per un contatto con Verstappen. Ma i due papaya anche in prova avevano dimostrato la superiorità della macchina realizzando i due migliori tempi. La storia di questo Mondiale piloti dimostra però che la superiorità della Mc Laren, assoluta fino a Zandvoort, non è più tale e non solo per motivi tecnici.

Verstappen fa la differenza

Max Verstappen è il pilota migliore tra quelli attuali, il suo lavoro insieme al team è stato eccezionale in questa stagione. La rimonta che ha effettuato è qualcosa di incredibile ed è stata costruita su due basi solide: la capacità del team di migliorare la macchina di gara in gara e la personalità del pilota di risolvere nel migliore dei modi tutte le situazioni critiche. Verstappen e la Red Bull non hanno sbagliato niente, altrimenti non sarebbe stato possibile arrivare all’ultima gara di Abu Dhabi con soli 12 punti da recuperare a Lando Norris, quando Verstappen a metà stagione ne aveva 104 di ritardo da Oscar Piastri. Max e i suoi meccanici sono riusciti a ribaltare situazioni problematiche in poche ore, il sabato la macchina sembra lenta e lontana dalle Mc Laren e la domenica diventa improvvisamente competitiva. La sinergia tra pilota e box è un alchimia vincente.

Le paure delle Mc Laren

L’altra faccia della medaglia è il buio tunnel in cui si è infilata la Mc Laren, incapace di gestire la sua superiorità tecnica. Il fondo è stato toccato a Las Vegas con la doppia squalifica subìta e un clamoroso zero nella casella dei punti che ha dato la possibilità a Verstappen di avvicinarsi pericolosamente. Ma poi anche a Doha la serie negativa è continuata: oltre all’incomprensibile decisione del team di non mandare le macchine ai box durante la Safety Car come stavano facendo tutti gli altri piloti, è mancata anche una presa di posizione forte da parte di Norris e Piastri. In quelle situazioni un pilota di personalità decide autonomamente e rientra ai box perchè la decisione presa dal muretto non ha senso. Invece Norris e Piastri come due soldatini hanno obbedito e ne hanno pagato le conseguenze. Pensate se una cosa del genere fosse capitata a gente come Lauda, Senna o Schumacher. E’ lì che si vede la differenza e da questo punto di vista Verstappen non è secondo a nessuno. L’indecisione del team “papaya” si è portata avanti per tutta la stagione anche nella mancata scelta di una prima guida. Le Mc Laren hanno sempre lasciati liberi i piloti, senza mai privilegiare uno solo all’altro, ma a un certo punto della stagione, classifica alla mano, una scelta andava fatta perchè il gioco di squadra poteva risultare decisivo. E invece no, con piena soddisfazione di Max Verstappen che adesso è diventato l’incubo delle Mc Laren. Siamo all’ultimo giro di valzer: Norris difende i suoi 12 punti di vantaggio su Verstappen, Piastri ne ha 4 in meno dell’olandese e a questo punto ha bisogno di un miracolo. Ma quelli, di solito, li fa Max.

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