La Champions League che si chiuderà con la finale in programma sabato 30 maggio 2026 alla Puskas Arena di Budapest sarà la più ricca di sempre. E’ l’effetto del nuovo format, già sperimentato nella scorsa stagione e che la Uefa ha scelto di rendere ancora più appetibile per i club europei anche per rispondere alla concorrenza diretta del Mondiale per Club allargato a 32 squadre che ha fatto il suo debutto in estate negli Stati Uniti sotto l’egida della Fifa.
Nyon distribuirà complessivamente un montepremi di 2,437 miliardi di euro alle 36 che prendono parte alla fase ufficiale della competizione, quella che scatta dopo i preliminari e playoff estivi e che, come da nuovo formato, prevede un girone con classifica unica e un minimo garantito di 8 partite (4 in casa e altrettante in trasferta) per ciascuna squadra.
Il meccanismo di calcolo e distribuzione dei ricavi è quello sperimentato con l’avvio del ciclo triennale aperto nel 2024 e che proseguirà fino al 2027: valorizzazione dei premi legati al rendimento e ai risultati sportivi con il solito paracadute del ranking decennale e del peso del mercato televisivo di riferimento a garantire alle big europee incassi minimi superiori ai 50 milioni di euro a prescindere dall’andamento delle gare.
Champions League: quanto valgono i bonus partecipazione
Ciascuna delle 36 squadre iscritte alla fase a girone della Champions League 202572026 riceve un bonus di 18,62 milioni di euro, senza alcuna distinzione di ranking e paese di provenienza. Bonifico che già da solo consente a molte delle partecipanti, provenienti da federazioni minori, di aver pescato il jolly alla lotteria: tanti club moltiplicano il proprio fatturato anche solo accedendo alla quota di partecipazione.
L’altra voce fissa del montepremi distribuito è quella relativa al cosiddetto ‘Value’ del singolo club. Si tratta della sintesi del market pool e del ranking storico che ogni squadra si porta dietro con riferimento al proprio andamento nelle coppe europee nell’ultimo decennio e al valore del mercato dei diritti televisivi del sistema da cui proviene. E’ una fetta della torta che vale complessivamente 853 milioni di euro.
Il meccanismo di suddivisione non è semplice da descrivere, ma si divide in due ulteriori sottoinsiemi (parte europea e parte non europea) che consentono di stilare una classifica delle iscritte che si tradurrà in un assegno garantito. Per dare un ordine di grandezza, nella passata stagione l’Inter, la più ricca delle italiane, ha guadagnato grazie alla voce ‘Value’ poco più di 32 milioni di euro.
Champions League: i premi partita e i bonus per il passaggio dei turni
Più di un terzo del montepremi complessivo è destinato dalla Uefa ai risultati di campo: 914 milioni su 2,437 miliardi di euro. Si comincia già nel girone dove una vittoria genera un premio di 2,1 milioni e un pareggio consente di incassarne 0,7. Anche il piazzamento dal 1° al 36° posto nella classifica unica produce un ricavo che va da 0,275 a 9,9 milioni di euro con una progressione in quote da 0,275 milioni per ciascun posto occupato.
Un bonus ulteriore da 2 milioni viene pagato a chi chiude nelle prime 8 posizioni e si qualifica immediatamente per gli ottavi di finale mentre le squadre ammesse ai playoff (dal 9° al 24° posto) ricevono una gratifica da un milione.
Si entra poi nella seconda fase che è la più ricca e che permette a chi va avanti di moltiplicare i guadagni sfondando agevolmente quota cento. Ecco la ripartizione dei premi per il passaggio dei singoli turni:
- qualificazione agli ottavi di finale: 11 milioni di euro
- qualificazione ai quarti di finale: 12,5 milioni di euro
- qualificazione alle semifinali: 15 milioni di euro
- qualificazione alla finale: 18,5 milioni di euro
- vittoria in finale: 6,5 milioni
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