Gianni Mion rilascia dichiarazioni scottanti al processo per il crollo del Ponte Morandi, del 14 agosto 2018 (43 morti). «Emerse che il Ponte aveva un difetto originario di progettazione e che era a rischio crollo. Chiesi se ci fosse qualcuno che certificasse la sicurezza e Riccardo Mollo (direttore generale di Aspi, ndr) mi rispose ‘Ce la autocertifichiamo’. – Mion lo ha detto riferendosi ad una riunione del 2010, ovvero otto anni prima del crollo – Non dissi nulla e mi preoccupai. Era semplice: o si chiudeva o te lo certificava un esterno. Non ho fatto nulla, ed è il mio grande rammarico».
Dopo queste frasi, l’avvocato Giorgio Perroni, che difende l’ex direttore del Primo tronco di Autostrade, Riccardo Rigacci, ha chiesto di sospendere l’esame di Gianni Mion e di indagarlo. Rigacci è indagato insieme ad altre 58 persone.
