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La maggioranza faccia tesoro della settimana passata, per non ripetere gli stessi errori

La maggioranza faccia tesoro della settimana passata, per non ripetere gli stessi errori

Sul Mes e sul caso- Santanché i partiti di Governo hanno mostrato mancanza di compattezza ed unità; e non c’è niente di peggio

La settimana politica appena passata dovrebbe essere presa e catalogata dagli esponenti del centrodestra. Anzi, l’ideale sarebbe fare una sorta di quadro con articoli di giornale, dichiarazioni di questo o quell’esponente, appendere il tutto negli uffici delle segreterie dei partiti ed in quelle dei ministri a memoria di quello che NON va fatto.

I casi sulla bocca di tutti, sono stati il Mes e l’inchiesta di Report sulle aziende di Daniela Santanché. Che l’opposizione, debole e fiacca come mai nella storia, cerchi qualsiasi appiglio per trasformarlo in una frana sull’esecutivo è del tutto normale ed è politicamente corretto. Quello che non si capisce è come mai sia la maggioranza a fornire assist clamorosi, a regalare autogol che rischiano di rovinare le cose.

Sul Mes si è visto di tutto e di più; il no di Giorgia Meloni è noto ed è impossibile che la premier si rimangi la parola data più e più volte. Così si fatica a capire certe cose accadute in Parlamento, certe dichiarazioni contrastanti con la linea generale. Si fa fatica a capire la relazione del capo di Gabinetto del Ministero dell’Economia favorevole non solo alla ratifica ma addirittura all’utilizzo dei fondi; si fa fatica a capire l’assenza dei membri della maggioranza al momento del voto in commissione, lasciando campo libero alle opposizioni; si fa fatica a capire la semi-cancellazione di un consiglio dei ministri stravolto nell’ordine del giorno e durato pochi minuti (giusto per la risoluzione di problematiche locali). E anche per quanto riguarda il caso-Santanché tutto si è visto tranne che una maggioranza unita. Secondo alcuni il caso non esiste, altri invece hanno chiesto al Ministro di intervenire in Parlamento per chiarire.

Nemmeno il più tifoso degli elettori di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia potrebbe arrivare a dire che sia andato tutto bene, che sia regnata l’armonia tra i vari partiti e forse tra elementi dello stesso partito. Ed il problema è proprio questo: più che avere un’opinione sbagliata è grave non avere un’opinione unica.

La gente, gli elettori (ma non solo) questo chiedono: che la maggioranza sia compatta, davanti alle difficoltà ed ai successi, quando le cose vanno bene e quando vanno male, nelle emergenze e nell’ordinario. Compattezza ed unità sono cose che trasmettono sicurezza all’esterno. Poi capiterà magari di seguire una strada sbagliata, su chissà quale tema o problema, ma sapere di averla intrapresa in maniera convinta ed unita riduce il danno al minimo (politicamente parlando, sia chiaro).

Anche perché se c’è una cosa chiara all’opposizione è proprio la mancanza di unità come dimostrato dalle recenti elezioni amministrative in cui Pd e M5S sono alleati o concorrenti a seconda del vento che tira.

Il centrodestra ha per le mani una possibilità storica: regalare agli italiani una legislatura tranquilla, senza crisi di governo, senza cambi di maggioranze, senza che centinaia di parlamentari passino da uno schieramento all’altro; tutte cose che poi spiegano (in parte) l’astensionismo al voto e il sempre minor credito che politica e politici hanno tra la gente.

Così, mentre la settimana comincia con problemi nazionali ed internazionali enormi e da risolvere e questo potrebbe portare a dimenticare, ecco che ritrovarsi appeso al muro gli inciampi dei giorni passati potrebbe aiutare a ripetere errori che potrebbero diventare imperdonabili.

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