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Chi mi copia ci guadagna

Chi mi copia ci guadagna

Ha solo 23 anni, ma ha gestito anche due milioni di dollari in una volta sola. Le sue scelte e strategie finanziarie hanno fruttato fino al 19 per cento in un mese a circa 1.500 persone. Martina Del Giorno è l’utente italiano più imitato su eToro, la piattaforma online che permette di replicare gli investimenti degli iscritti più esperti. O di quelli con il fiuto migliore per i capricci dei titoli in Borsa.


Sorriso timido che svela un apparecchio per i denti, occhi marroni, sguardo sveglio, modi educati e timidi. Martina Del Giorno, 23 anni, sembra il prototipo della brava ragazza. Brava in effetti lo è davvero, e parecchio, non solo negli studi (si è laureata da poco in Scienze dei beni culturali): è un talento della finanza, un portento nella lettura dei bilanci.

Comprando e vendendo azioni, è arrivata a guadagnare in media quasi il 19 per cento nell’arco dello stesso mese, in totale il 35 per cento da inizio anno a oggi. Prima per se stessa, poi per un manipolo di totali sconosciuti: decine, centinaia, ora circa 1.500 persone, gestendo in contemporanea un portafoglio che è arrivato a toccare i 2 milioni di dollari complessivi. Una cifra enorme, impensabile non solo per una trader dilettante, ma anche per professionisti scafati e habitué degli oscuri ingranaggi di Piazza Affari o Wall Street.

Martina da Muggiò, nei dintorni di Monza, è l’utente italiano più copiato su eToro, la principale piattaforma mondiale di social trading. Funziona come un social network: anziché seguire chi pubblica le foto più ammiccanti o i tramonti più struggenti, si tiene d’occhio la pagina di chi realizza gli investimenti più efficaci (Martina conta quasi 18 mila follower).

Invece di lasciare like, si mettono sul piatto i propri soldi. E il servizio riproduce in automatico, dunque copia, tutte le mosse dell’utente-mentore prescelto: se la sua mossa è indovinata, se ne intascano i frutti. Se sbaglia, si perde. Senza avere un minimo di confidenza con i capricci della Borsa, né stare dietro alle inquietudini delle contrattazioni.

«Ci si fa notare con i propri numeri. La formula è completamente meritocratica. Agli iscritti non interessa se sei un esperto o una ragazzina: i grafici con i tuoi risultati parlano per te» spiega spedita Martina, che abbandona la sua naturale riservatezza non appena prende a raccontare un mondo che dimostra di conoscere benissimo. «All’inizio sentivo forte la pressione, la responsabilità di dover gestire così tanti soldi, che peraltro continuavano ad aumentare. Poi mi sono calmata, mi sono detta che non era cambiato niente nella mia vita. Dovevo continuare a fare quello che sapevo già, che avevo imparato da tempo».

Il suo primo contatto con l’altalena dei titoli risale a quattro anni fa: a quando «Martidg97», questo il suo nome su eToro (e il modo in cui ormai, tra lo scherzo e l’ammirazione, l’apostrofano gli amici), aveva 19 anni. A spalancarle le possibilità della finanza, a incoraggiarla ad approfondirle, è stato il nonno Roberto, anche lui investitore amatoriale: «Voleva che mettessi qualcosa da parte, che fossi previdente rispetto a quello che in genere fanno i miei coetanei. Sono partita con mille euro e ne ho guadagnati subito cento». Perché, a dirla senza garbo, Martina è un po’ una secchiona quando si tratta di bilanci societari: li studia, li spulcia, ne indaga i meccanismi. Capisce se una realtà è solida oppure no.

«In verità» si schermisce lei «vado banalmente sul sicuro. Privilegio nomi solidi come Apple, Facebook o Coca-Cola. È molto improbabile che abbiano cattive performance».

Il salto di qualità è coinciso con il primo picco della pandemia, quando la ragazza ha unito alla sua competenza la lungimiranza: «Bisogna guardare cosa un’azienda produce per prevedere se, in questo periodo così delicato, potrà crescere oppure no. Io mi sono concentrata su chi fabbrica macchinari per il fitness, che permettono di allenarsi a casa. Oppure chi fa eCommerce, visto l’aumento notevole degli acquisti a domicilio».

Non sono deduzioni trascendentali, ci si arriva da soli, ma Martina ha trasformato alcune tendenze in una precisa strategia d’investimento. E ha avuto ragione, da autodidatta: «A scuola ho studiato lingue, non economia. Sarei felice di lavorare nel campo delle risorse umane perché, anche se in questo momento è complicato, tendo per carattere a creare un contatto con le persone. Sono altrettanto consapevole di essermi costruita un “piano b” con la finanza o, semplicemente, avrò qualcosa in più da raccontare ai colloqui».

A ogni popular investitor, così si chiamano su eToro gli utenti più copiati, la piattaforma riconosce una commissione sul capitale gestito. Martina ha messo insieme un piccolo gruzzolo da usare, parole sue, «per le cose importanti»: «Se si rompe il caricabatterie del cellulare o devo andare dal dentista, ci penso da sola a pagare il conto. Vivo con i miei, però cerco di non chiedergli soldi. Mi piace essere indipendente».

«Martidg97» è anche consapevole che quello della Borsa è un terreno tutt’altro che solido, anzi molto irregolare, scivoloso: «Si può perdere, e tanto, quando i mercati sono in discesa. C’è sempre un rischio in agguato».

Eppure, nonostante tutto, Martina continua a pensare con la sua testa, a prendersi la piena responsabilità delle sue scelte: «Non ho mai copiato nessuno» dice a un tratto «né ho intenzione di cominciare. So quello che faccio. Io investo su me stessa».

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