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Nel Giorno della Memoria per le vittime del terrorismo, il ricordo di Aldo Moro

Nel Giorno della Memoria per le vittime del terrorismo, il ricordo di Aldo Moro

Il Presidente della Repubblica si è recato, in forma privata, al cimitero di Torrita Tiberina e poi a Montecitorio per la commemorazione istituzionale

Nel Giorno della Memoria per le vittime del terrorismo, il ricordo di Aldo Moro
Ansa/Francesco Ammendola/Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita privata a Torrita Tiberina, in raccoglimento sulla tomba di Aldo Moro, Roma, 9 maggio 2016. Ansa/Francesco Ammendola/Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita privata a Torrita Tiberina, in raccoglimento sulla tomba di Aldo Moro, Roma, 9 maggio 2016.

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita privata a Torrita Tiberina, in raccoglimento sulla tomba di Aldo Moro, Roma, 9 maggio 2016

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Il sequestro e l’uccisione di Aldo Moro

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16 marzo 1978, in via Fani a Roma viene rapito Aldo Moro. Gli uomini della sua scorta vengono tutti uccisi.

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Adriana Faranda durante il processo per l’omicidio di Aldo Moro

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La giacca che indossava l’onorevole Aldo Moro quando Ë stato ucciso dalle BR in una foto diffusa l’11 agosto 2015 a Roma ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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I calzini che indossava l’onorevole Aldo Moro quando è stato ucciso dalle BR in una foto diffusa l’11 agosto 2015 a Roma. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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La coperta con la quale Ë stato coperto l’onorevole Aldo Moro quando è stato ucciso dalle BR l’11 agosto 2015 a Roma. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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La camicia con le iniziali ricamate dell’onorevole Aldo Moro che indossava quando è stato ucciso dalle BR in una foto diffusa l’11 agosto 2015 a Roma. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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Il pantalone che indossava l’onorevole Aldo Moro quando è stato ucciso dalle BR in una foto diffusa l’11 agosto 2015 a Roma. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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Le spalle della camicia che indossava l’onorevole Aldo Moro quando è stato ucciso dalle BR in una foto diffusa l’11 agosto 2015 a Roma. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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Il cappotto che indossava l’onorevole Aldo Moro quando è stato ucciso dalle BR in una foto diffusa l’11 agosto 2015 a Roma ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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Roma, via Caetani. Il ritrovamento del cadavere di Aldo Moro il 9 maggio 1978

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La foto di Aldo Moro scattata dalle Brigate Rosse e diffusa il 20 aprile 1978.

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Roma, via Caetani. 9 maggio 1978. La Renault 4 dove giace il corpo di Aldo Moro è appena stata aperta dagli artificieri.

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9 maggio 1978. Cossiga di fronte al corpo di Aldo Moro ancora nel bagagliaio della R4 in via Caetani.

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Il corpo di Aldo Moro nella famosa R4 trovata in via Caetani

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Via Fani, il giorno del rapimento di Aldo Moro

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Roma, via Fani. 16 maggio 1978. La scena della strage che portò al rapimento dell’On. Aldo Moro nella quale persero la vita gli agenti di scorta.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella si è recato questa mattina, in forma privata, al cimitero di Torrita Tiberina. Dopo aver deposto un cuscino di fiori sulla tomba di Aldo Moro, è rimasto alcuni minuti in raccoglimento. E’ quanto si legge in una nota del Quirinale.

Aldo Moro venne rapito il 16 marzo 1978 e ucciso il 9 maggio dello stesso anno dalle Brigate Rosse. E’ stato due volte Presidente del Consiglio dei ministri, e Segretario politico e presidente del consiglio nazionale della Democrazia Cristiana.

Successivamente, nell’aula di Montecitorio, ha presenziato alle cerimonia di commemorazione del “Giorno della memoria” delle vittime del terrorismo e delle stragi.

La cerimonia è stata aperta dall’Inno di Mameli e dell’Inno alla Gioia eseguito da un gruppo di studenti romani che occupano i banchi del Governo nell’Aula di Montecitorio impavesata con i Tricolori.

Mattarella ha scoltato le dure e vive testimonianze di figli e nipoti di esponenti delle forze dell’ordine, della magistratura e della politica assassinati dai terroristi durante gli anni di piombo e premia con il ministro Dario Franceschini le scuole vincitrici del concorso nazionale “Tracce di memoria”.

Poi il monito della presidente della Camera Laura Boldrini: “Per onorare chi ha sacrificato la propria vita bisogna rendere le Istituzioni e la politica sempre più pulite e sobrie. Bisogna combattere senza incertezze la corruzione, la illegalità, il malaffare, dare voce ai tanti che onestamente e generosamente fanno politica, si impegnano nel volontariato, tutelano il bene comune. Non siamo tutti uguali”.

Parole dure e chiare, che la presidente di Montecitorio ha pronunciato rivendicando all’Italia il merito di aver “sconfitto i terroristi senza mai rinunciare ai valori dello Stato di diritto“. Perché “uno Stato democratico non può mai far propria la logica violenta e disumana dei propri nemici”, ha sottolineato Boldrini chiedendo una rapida approvazione della legge che punisce il reato di depistaggio e sottolineando la necessità di una “risposta corale” oggi al malaffare come quella che ci fu contro l’eversione.

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Le ha fatto eco il presidente del Senato Pietro Grasso (che in mattinata ha deposto una corona di fiori a via Caetani, dove fu rinvenuto il corpo senza vita di Aldo Moro): “Oggi c’è una questione politica della questione morale“.

Grasso ha poi dichiarato anche che “L’immagine del corpo di Aldo Moro nella Renault4 parcheggiata in via Caetani accese i più reconditi e oscuri timori della nostra nazione. Fu forse il giorno più buio della “notte della Repubblica“: ci scoprimmo fragili davanti alle insidie del furore ideologico degli anni di piombo. Trovammo la forza di reagire e alla fine abbiamo vinto perché le forze migliori del Paese si sono unite nel comune obiettivo di difendere la nostra democrazia. Aldo Moro è stato un grandissimo italiano e uno statista illuminato: la sua eredità è ancora una fonte preziosa di insegnamento e di ispirazione”.

“Il barbaro assassinio di Aldo Moro resta una delle pagine più tragiche e oscure della storia repubblicana. Il ricordo del sacrificio di Moro, che quest’anno cade a cento anni dalla sua nascita, unisce il Paese nella memoria di tutte le vittime del terrorismo politico“. A sottolinearlo è la presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi. “Quella stagione di cieca violenza non risparmiò nessuna categoria e segnò profondamente la coscienza degli italiani che seppero respingere la sfida alla nostra democrazia senza cedere alla paura, ma facendo leva sui valori e i principi della Costituzione”, ricorda Bindi.

Anche dal presidente del Consiglio il ricordo dello statista: “E’ una giornata carica di significato – ha detto – il pensiero corre alla grande figura di Moro e della scorta ma il 9 maggio è doveroso richiamare altre donne e uomini: e’ l’anniversario della tragica uccisione di Peppino Impastato. Ma è anche il giorno di festa dell’Europa“.

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