L’entrata in vigore dei dazi americani del 50% contro tutti i prodotti provenienti dall’Unione Europea è stata prorogata al 9 luglio. L’annuncio è stato dato, quasi in contemporanea, dal Presidente americano Donald Trump e dalla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
«Ho ricevuto una telefonata dalla Presidente della Commissione europea, che mi ha chiesto una proroga alla data del 1° giugno per l’entrata in vigore dei dazi contro l’Unione Europea. Ho acconsentito alla proroga – al 9 luglio – è stato un mio privilegio poterlo fare. La Presidente della Commissione ha detto che i negoziati inizieranno rapidamente», così si è espresso sul suo social network, Truth, il Presidente americano.
Sentito dalla stampa dopo questo messaggio, Trump ha dichiarato: «Abbiamo avuto una telefonata molto piacevole e ho accettato di prorogare» l’introduzione dei dazi. «Ha detto che ci riuniremo rapidamente per vedere se riusciamo a trovare una soluzione».
L’annuncio di von der Leyen è arrivato invece su X: «Buona chiamata con Trump. L’Unione europea e gli Stati Uniti intrattengono il rapporto commerciale più stretto e importante al mondo. L’Europa è pronta a far avanzare i colloqui con rapidità e decisione. Per raggiungere un buon accordo avremmo bisogno di tempo fino al 9 luglio».
Questa telefonata, avvenuta ieri, si è resa necessaria dopo l’impasse creatasi nei negoziati relativi al commercio e alle barriere tariffarie. Come molti ricorderanno, il 2 aprile scorso Donald Trump annunciò il «Liberation Day», imponendo dazi doganali ai Paesi di tutto il mondo. La misura draconiana era volta a portare al tavolo negoziale i principali partner commerciali degli Stati Uniti, con il fine ultimo di riequilibrare il fortissimo squilibrio esistente fra l’import e l’export degli Usa, che nel 2024 è stato di circa 918 miliardi di dollari.
Ad oggi l’unico accordo siglato è stato con il Regno Unito, mentre con gli altri partner si stanno presentando non poche difficoltà. Fra essi l’Unione Europea, tanto che il 24 maggio Trump, parlando alla stampa dallo Studio Ovale, ha ribadito la sua denuncia sul fatto che l’Unione Europea «ha trattato male gli Stati Uniti» e ha limitato la vendita di auto americane nell’Ue, annunciando al contempo la sua intenzione di mettere dazi al 50% sui prodotti importati dall’Ue.
Per l’amministrazione Usa le trattative per l’accordo commerciale “riequilibratore” con l’Ue non stanno andando avanti abbastanza in fretta, da qui la minaccia di Trump, oggi disinnescata a fronte della promessa europea di accelerazione nei negoziati. In cambio, Trump porterà pazienterà sino al 9 luglio, dopo il quale, in assenza di accordo, sarà lecito aspettarsi ulteriori annunci draconiani.
