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Le professioni più ricercate nel 2023

Le professioni più ricercate nel 2023

Trovare sbocchi professionali nel bel mezzo della crisi si può, ma bisogna essere smart, green social e non per forza laureati per garantirsi un buon futuro

In un anno che si annuncia all’insegna dell’incertezza tra crisi economica, borse in calo, ripresa del Covid e inflazione galoppante bisogna mantenere alto il livello di preparazione e formazione per far sì che il mondo del lavoro non diventi un campo minato.

La pensano così gli esperti di Finanza Digitale che ben sintetizzano quelle che saranno le esigenze del mondo nel lavoro nel prossimo futuro sottolinendo come “Il Covid – spiega Jacopo Marini opinionista e trader digitale – ha dato una forte accelerata alla digitalizzazione del mondo del lavoro contribuendo a dare una spinta alla formazione di nuove attività lavorative”.

Si tratta, spiegano gli specialisti del settore, di nuovi lavori che richiedono una formazione specifica e che già tra 10 anni saranno obsoleti. Il 50% delle nuove professioni richiede aggiornamenti semestrali e questo mette l’intero tessuto connettivo e sociale dell’economia di fronte all’esigenza rinnovarsi di continuo.

I settori più gettonati

Tecnologia, informatica, marketing digitale, ma anche energia, economia green e servizi di nuova generazione. Sono questi i settori che avranno maggiori sbocchi professionali nel prossimo futuro.

Secondo quanto riportato nel corso dell’annuale World Economic Jobs Forum il mondo del lavoro del futuro si divide esattamente in due: coloro che lavoreranno dopo aver conseguito una laurea e coloro che invece cercheranno lavoro senza essere laureati e, fondamentale, non è detto che gli accademici abbiano più prospettive professionali sia in termini di impiego che di guadagno.

I corsi di laurea migliori per trovare lavoro

Secondo le raccomandazioni dell’Università Iulm di Milano i corsi di laurea con più prospettive occupazionali oggi sono economia, ingegneria e medicina. Secondo i dati riportati dall’Ateneo il fabbisogno di laureati si attesta intorno a 1,2 milioni di unità. Uno studio condotto da ANPAL e Unioncamere sul fabbisogno occupazionale a medio termine delle aziende, ha dimostrato che le lauree più richieste entro il 2025 saranno quelle conseguite nelle aree di economia e giurisprudenza, seguite dai titoli in medicina e in ingegneria. Nel dettaglio il fabbisogno di laureati previsto nel settore economico statistico è di circa 40.000 unità; la richiesta di laureati nella zona Giuridica e Politico-Sociale è di 39.000 unità; in quella Medico-Sanitario la necessità si attesta dalle 33.500 alle 35.300 unità; mentre in Ingegneria il fabbisogno osclilla dalle 31.500 alle 34.600 unità.

Che si tratti di una carriera lavorativa come dipendente, o come libero professionista poco conta. I lavori pià richiesti sono: manager della transazione digitale; project manager; ingegneri robotici; ingegneri Fintech e specialisti dei Big Data e Cloud. Come spiega bene chi si occupa di lavoro e formazione, il manager della transazione digitale è una figura chiave del mercato del lavoro del futuro. “La sua competenza – dicono – si dovrà basare sui principi di economia aziendale, con una profonda conoscenza delle dinamiche d’impresa oltre a quella legate al mondo tecnologico. Un ruolo che acquista oggi valenza, ma che sarà parte integrate di ogni attività imprenditoriale futura”.

Altra figura chiave super richiesta già oggi dalle aziende è quella del project manager. “Questa figura – spiegano – proviene quasi sempre da una laurea in ingegneria gestionale o di economia aziendale e si occupa di adottare tutte quelle attività necessarie a raggiungere l’obiettivo aziendale”.

Si tratta di un elemento che unisce alla preparazione tecnica una buona dose di creatività e ingegno e che è chiamato a dare quella marcia in più necessaria per incrementare il giro d’affari e il successo di un’azienda. Le sue attività comprendono la definizione degli obiettivi cui segue la realizzazione della programmazione aziendale. Si tratta dell’asse che mette in essere tutte le attività necessarie a un progetto e la “fatina buona “ che controlla e risolve eventuali problematiche.

In tema digital e informatico è sempre più ricercato (e pagato) il profilo dello specialista dei Big Data; figura che avrà il compito di gestire e acquisire il maggior numero di dati e di informazioni sui clienti e la concorrenza. Fondamentale, in questo senso, la conoscenza della tecnologia cloud. Informatici, ma anche ingegneri con la parte del leone fatta dagli sviluppatori di robotica digitale proveniente da formazione giapponese o taiwanese.

Le professioni che non hanno bisogno di una laurea

Avere una laurea, però, non è più necessariamente premessa per trovare un buon posto di lavoro oggi come oggi. Molte delle professioni più richieste per il 2023 non hanno bisogno del cosiddetto “pezzo di carta” e pretendono gavetta sul campo, talento naturale e predisposizione a seguire l’onda degli avvenimenti specie in tema social. I profili con maggiori posizioni aperte sono quelli per e-commerce manager, professione cresciuta moltissimo dopo il 2020 quando gli acquisti online si sono moltiplicati e SEO Specialist. L’acronimo SEO identifica la Search Engine Optimization, tradotto come ottimizzazione per i motori di ricerca. È un aspetto che tutti coloro che svolgono attività di marketing online devono tenere presente. Ottimizzare una pagina per Google vuol dire avere la possibilità di trovare il proprio sito tra i primi link di ricerca (SERP)”

“Un buon Seo – spiegano gli esperti – garantisce maggiore visibilità e questa equivale a vendite e guadagni, ovvero successo del sito. Una figura che ha una visione a 360° del mondo digitale, a cui si aggiunge anche una profonda conoscenza di come funzionano i motori di ricerca”

Chiudono il quadro delle professioni più ricercate del 2023 quella di social media manager e di copywriter. Con più di 3 miliardi di persone che utilizzano Facebook, Instagram utilizzato da 26 milioni di utenti e YouTube da circa 35 milioni un bravo social media manager che amministra e ottimizza il successo dei social e la loro visibilità sta diventado fondamentale. Spesso con i social media manager lavorano i copywriter, responsabili dei contenuti di siti e pagine social. Un copywriter crea anche slogan e claim e la sua funzione è quella di convincere le persone a fare determinati acquisti indirizzando gusti e inclinazioni.

Gli artigiani di domani

Visto che (ancora) non si vive solo online nel 2023 restano molto ricercate alcune figure di “artigiani” 3.0 legati soptattutto al settore del wellness e del benessere e di professionisti del terziario specie nel settore dell’accudimento di anziani e disabili.

Un futuro green

Infine tutti coloro che vogliono garantirsi un futuro è bene che lo facciano pensando al green e alla transizione ecologica. Super richiesta è la figura dell’installatore di impianti ecologici, “un’attività che riflette la necessità, di limitare i consumi energetici, considerati tra le principali cause dell’inquinamento”.

Altra figura professionale in voga è quella di esperto in bioarchitettura e bioedilizia. Case ecologiche o a basso consumo energetico rappresentano un settore che si sta sviluppando in maniera esponenziale e che sarà super richiesto nei prossimi 12 mesi.

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