Mfe, l’ex Mediaset, è finalmente arrivata a conquistare ProSiebenSat, la seconda emittente europea per numero di famiglie raggiunte. Un risultato che profuma di rivincita e di ambizione industriale. La scalata non è stata un blitz, ma una lenta marcia di avvicinamento, fatta di acquisti graduali e di pazienza tattica.
A colpi di percentuali accumulate negli anni, Pier Silvio Berlusconi ha trasformato un investimento giudicato da molti azzardato in una vera piattaforma europea. Il risultato è che oggi Mfe è il primo azionista di riferimento, con un ruolo che nessuno può più ignorare.
L’uscita di scena di PPF
La società di investimento ceca PPF, che a sua volta aveva lanciato un’offerta concorrente, ha annunciato la sua uscita dal broadcaster tedesco decidendo di conferire le sue 36.539.628 azioni a Mfe, pari al 15,68% del capitale sociale, all’offerta della ex Mediaset e liquidando i suoi restanti strumenti finanziari in ProSiebenSat.
Mfe deteneva già circa il 43,57% di ProSiebenSat, corrispondente a circa il 43,60% dei diritti di voto e, con l’aggiunta della quota di PPF, la partecipazione del gruppo italiano salirebbe a circa il 59,3%.
La reazione dei mercati
La notizia ha attirato forti acquisti sui due titoli del gruppo: le azioni MFE A guadagnano l’8% e superano i 3 euro, mentre le MFE B scambiano a 4,3 euro (+8%). In crescita anche il titolo di ProSiebenSat a Francoforte: +3% a 8,295 euro.
PPF “non è riuscita ad attrarre un numero sufficiente di azionisti per sostenere i suoi obiettivi”, spiega la società ceca. Secondo PPF, già il 43% dei diritti di voto detenuto da MFE era “molto probabilmente sufficiente a garantire la maggioranza semplice in ogni assemblea degli azionisti” di ProSiebenSat.
Allo stesso tempo, “la limitata accettazione da parte di PPF impedisce a quest’ultima di continuare il suo ruolo originario di investitore strategico, interagendo con MFE a parità di condizioni e apportando la propria competenza nella creazione di piattaforme multimediali per la trasmissione digitale”.
Il ruolo di catalyst di PPF
PPF fa notare di aver agito da “catalyst per un miglioramento significativo delle condizioni” dell’offerta di MFE, che ha aumentato sensibilmente la valutazione di ProSiebenSat.1 e creato valore per tutti gli azionisti, portandola a 4,48 euro cash (immutato) e una componente in 1,3 azioni MFE A, per un totale di 8,62 euro.
Le prospettive industriali
Anche Banca Akros ha messo il sigillo. Nel suo ultimo report, gli analisti evidenziano che la conquista di ProSiebenSat apre la strada a nuove strategie di integrazione industriale.
Il focus non è soltanto sul mercato pubblicitario, già enorme, ma anche sul controllo delle piattaforme digitali e delle produzioni originali. Secondo la banca, Mfe potrà ora sfruttare economie di scala su più mercati, tagliare costi e massimizzare i ricavi attraverso modelli di distribuzione congiunti.
Non si tratta più di semplice televisione lineare, ma di un polo media a tutto tondo, capace di dialogare da pari a pari con i colossi globali.
