Entro la fine di settembre Corrado Passera, ministro per lo Sviluppo economico e le infrastrutture, porterà al Consiglio dei ministri un provvedimento bis per la crescita. Dentro, fra le altre cose, ci saranno l’«agenda digitale», le agevolazioni per la nascita di nuove imprese (startup) e 80 ulteriori semplificazioni burocratiche per chi intraprende. Bene, cioè male: ogni decreto bis dimostra che il primo non è bastato. Ma perché? Perché Passera non è stato all’altezza, come dicono i detrattori, o perché la sua impresa è titanica, come dicono i sostenitori, e il ministro ha già fatto miracoli? Lui a Rimini stava per lodarsi («Per ora faccio beniss…»), poi si è corretto: «Cerco di imparare al meglio il mio lavoro di ministro».

Entro la fine di settembre Corrado Passera presenterà un nuovo provvedimento bis per la crescita. Intanto il bilancio della sua azione è un bicchiere pieno a metà
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