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Mistero nel cielo americano

Mistero nel cielo americano

Collisione tra un volo United e un oggetto non identificato, feriti i piloti che hanno dirottato nello Utah. A Hong-Kong una Jumbo travolge auto di servizio e finisce in mare, due morti.

Il volo United Airlines (UA-1093) del 16 ottobre, in servizio tra Denver e Los Angeles, è stato colpito da quello che si pensa possa essere stato un detrito in caduta o finanche un micro-meteorite. La collisione ha mandato in frantumi il parabrezza sinistro esterno della cabina di pilotaggio e ferito uno dei piloti a bordo. L’aeroplano, un Boeing 737 Max 8, volava alla quota di 11.000 metri procedendo con il 90% di potenza applicata ai motori, quindi in regime nominale. I testimoni raccontano di un forte colpo e della conseguente possibile decompressione improvvisa, gestita comunque senza criticità dal primo ufficiale, che ha quindi diretto il volo verso l’aeroporto di Salt Lake City (Utah).

Atterraggio d’emergenza e prime indagini della FAA

Dopo l’atterraggio una squadra di investigatori tecnici dell’Autorità aeronautica americana (Faa), ha analizzato i danni all’aeromobile senza riscontrare alcun segno di guasto strutturale precedente né ad altre componenti dell’aeroplano. A bordo c’erano 140 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio; i primi sono stati successivamente trasferiti su un altro aereo, un B-737 Max 9 con il quale hanno raggiunto Los Angeles con circa sei ore di ritardo. United Airlines ha confermato l’episodio e annunciato “piena collaborazione” con le autorità federali per chiarire le circostanze dell’incidente.

Rotta, danni e dinamica dell’impatto

Il Boeing danneggiato ha marche di registrazione N17327 si trovava sulla rotta prevista al livello 360, a circa 180 miglia nautiche a sud-est di Salt Lake City. Da lì l’equipaggio ha effettuato una discesa a FL260 e successivamente deciso di dirottare su Salt Lake City, dove l’aereo è atterrato in sicurezza sulla pista 16L circa 50 minuti dopo aver subito l’incidente. Tra le ipotesi, quella più probabile è che sia stato colpito da un detrito perso da un altro aeromobile che lo precedeva oppure che lo ha incrociato sulla rotta. Stanti le condizioni meteo, del tutto prive di nuvole, non può essersi trattato di ghiaccio presente in atmosfera e lo stesso comandante ferito avrebbe affermato alla Faa che il suo aereo sarebbe stato sicuramente colpito da detriti spaziali.

Analisi tecnica: parabrezza distrutto e impatto violento

Per fortuna nessuno dei due piloti è stato ferito in volto dalle schegge di vetro – ma agli arti superiori -, riuscendo quindi a mantenere le proprie capacità decisionali. Osservando alcune delle fotografie dei danni apparse sui social si può ipotizzare un oggetto di durezza simile a un mattone della grandezza di circa 2,5 cm³. Questo ha dapprima causato un’abrasione e quindi una deformazione della struttura metallica che circonda il parabrezza multistrato, causandone la frantumazione.

Tra le verifiche previste, la Faa eseguirà l’analisi spettrale delle parti interessate e dei detriti penetrati nella cabina di pilotaggio al fine di rivelare la natura del misterioso “proiettile”. Un’altra ipotesi fa pensare a un elemento di una sonda meteorologica, mentre certamente si escludono droni e uccelli vista l’alta quota alla quale è accaduto il fatto. Nella storia dell’aviazione c’è infatti un solo caso di un velivolo che si sia scontrato contro un grifone di Rüppell – un grande avvoltoio che vive in Africa centrale – alla quota di 37.000 piedi.

Mistero nel cielo americano

Grave incidente a Hong Kong: cargo Emirates fuori pista e due morti

A parte i piloti, per fortuna nessun’altra persona a bordo sarebbe stata ferita. Molto peggio è andata a un B-747 cargo uscito di pista all’aeroporto internazionale di Hong Kong e finito in mare nelle prime ore di oggi, evento che ha causato la morte di due membri del personale aeroportuale di terra. Si trattava del volo Emirates EK-9788 in arrivo da Dubai intorno alle 3:50 del mattino, che si è scontrato con un automezzo di pattuglia dell’aeroporto sul quale viaggiavano le due persone uccise. I quattro membri dell’equipaggio del 747 sono rimasti feriti non gravemente. Si tratta di uno degli incidenti aerei più gravi accaduti negli ultimi anni a Hong Kong.

Indagini sull’uscita di pista del Boeing 747

Le autorità hanno avviato un’indagine poiché permangono dubbi sulla traiettoria seguita dall’aereo in atterraggio. Interrogati dalle autorità locali, gli operatori in servizio hanno dichiarato di aver dato le istruzioni corrette all’aereo e ribadito che sulla pista erano presenti segnali per guidare il velivolo. Il direttore esecutivo delle operazioni dell’aeroporto, Steven Yiu, ha affermato che il mezzo di pattuglia, in quel momento, stava viaggiando su una strada esterna alla recinzione della pista e a una distanza di sicurezza dalla pista. Il grande Boeing avrebbe quindi deviato dalla traiettoria prevista sfondando la recinzione e travolgendo l’automezzo spingendolo in mare. I sommozzatori sono poi riusciti a localizzare i corpi del conducente e del passeggero dell’auto, che avevano 30 e 41 anni e rispettivamente 7 e 12 anni d’esperienza.

Reazioni ufficiali e prossime verifiche

In una dichiarazione alla BBC, un portavoce di Emirates ha affermato che l’aereo “ha subito danni durante l’atterraggio a Hong Kong; l’equipaggio del volo è sano e salvo e non c’era carico a bordo”. Stando a quanto ricostruito attraverso i siti web di tracciamento, il volo era stato noleggiato e veniva gestito dalla compagnia aerea turca Act Airlines tramite un accordo di lungo termine. Un funzionario dell’Autorità Investigativa sugli Incidenti Aerei di Hong Kong (Aaia) ha dichiarato che sono ancora in corso le operazioni per accedere al registratore dei dati di volo e delle comunicazioni nella cabina di pilotaggio.

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