Con un comunicato ufficiale il gruppo Textron Aviation Defense ha annunciato l’offerta del velivolo Beechcraft M-346N, versione derivata dal Leonardo M-346, come velivolo per l’addestramento del programma Undergraduate Jet Training System (Ujts) della Marina degli Stati Uniti. La lettera “N” sta, infatti, proprio per “Navy”.
L’aeroplano dovrebbe sostituire gli obsoleti Beechcraft T-45 con una produzione che prevede tra 180 e 200 unità. L’accordo tra Textron e Leonardo vede nascere una collaborazione per assemblare gli M-346N in territorio americano e sarebbe affidata a un altro marchio storico dell’aviazione statunitense, la Beechcraft, anch’essa controllata da Textron come Cessna, Bell e altri marchi aeronautici. Beechcraft è considerata un’azienda nobile e storica dell’aviazione Usa, nota in passato per aver costruito aeroplani iconici come il Model 18, il Bonanza e l’ancora costruito commuter King Air.
Il punto di forza del “nostro” aeroplano – che di fatto diverrebbe americano a tutti gli effetti con la versione N – è che fa già parte di un affermato sistema d’addestramento integrato basato su questo velivolo che viene utilizzato per la formazione dei piloti dei caccia di quarta e quinta generazione delle Forze aeree di tutto il mondo presso l’International Flight Training School (Ifts) di Decimomannu, in Sardegna. Travis Tyler, presidente e amministratore delegato di Textron Aviation Defense, ha dichiarato: “Con la nostra tradizione profondamente radicata nella forza e nell’affidabilità della produzione statunitense, il Beechcraft M-346N si unisce a una gloriosa gamma di velivoli costruiti in 95 anni di eccellenza aeronautica. Questo velivolo può rappresentare la pietra angolare per il futuro dell’Undergraduate Jet Training della Navy, combinando comprovate prestazioni operative con tecnologie all’avanguardia”.
Derivando dal velivolo italiano, lo M-346N, sarà un bireattore con posti in tandem, comandi di volo e avionica completamente digitali, dotato di un sistema di controllo di volo computerizzato (fly-by-wire) ad alta ridondanza, sul quale è installata un’interfaccia uomo-macchina all’avanguardia, comandi Hotas (Hands on Throttle and Stick – letteralmente significa pilotaggio con le mani su manetta della potenza e sulla barra, dove si trovano tutti i comandi principali), e innovative funzionalità di sicurezza come il sistema automatico di prevenzione delle collisioni al suolo (Auto-Gcas). Americani sono già i motori, due turboventole Honeywell Aerospace F-124-GA-200 che spingono l’aereo a una velocità massima di crociera di oltre 590 nodi e una tangenza operativa di 45.000 piedi.
L’avanzato design aerodinamico consente un’eccezionale manovrabilità e gestione dell’energia, mentre l’abitacolo posteriore rialzato assicura un’eccellente visibilità in tutte le fasi del volo sia per l’istruttore, sia per l’allievo. Infine, si tratta di un addestratore avanzato che dispone anche di una serie di dispositivi d’addestramento a terra come simulatori di vario tipo, strumenti di pianificazione e gestione delle missioni. Lo M-346 se la dovrà vedere con i concorrenti proposti da Boeing e Lockheed Martin, e proprio quest’ultima parteciperà al bando con il TF-50N, una variante del T-50 Golden Eagle progettata come addestratore avanzato e caccia d’attacco leggero, dotato di moderne capacità per diverse missioni, tra cui l’addestramento su jet veloci, la qualificazione all’atterraggio su portaerei e l’addestramento al combattimento aereo, fatta in collaborazione con Korea Aerospace Industries (Kai).
Infine, vedremo se Boeing confermerà la partecipazione con il T-7 Red Hawk realizzato insieme con l’europea Saab. Punto di forza dello M-346N rispetto agli altri è senza dubbio il curriculum, che lo vede usato, oltre che dall’Italia, anche da Israele. Polonia, Singapore, Qatar. Tallone d’Achille il fatto che non sia un velivolo nato come imbarcato. Quanto al pedigree, del fatto che sia stato inizialmente originato da una (fallita) collaborazione tra Aermacchi e la russa Yakovlev, se ne preoccupano soltanto gli inglesi che dovrebbero rimpiazzare il vecchio Bae Hawk e oggi non hanno alternative se non acquistare dagli Usa. Incrociamo le dita.
