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Palmoli, spiragli per riunire la famiglia nel bosco: «I genitori sono pronti a rivedere alcune posizioni»

Palmoli, spiragli per riunire la famiglia nel bosco: «I genitori sono pronti a rivedere alcune posizioni»

Catherine e Nathan potrebbero finalmente riunirsi con i loro figli. I genitori si dicono pronti a collaborare, ma resta il nodo dell’obbligo scolastico. L’Ambasciata australiana segue da vicino il caso, mentre continuano i gesti di solidarietà

Il calendario segna 20 giorni di separazione, ma la famiglia nel bosco di Palmoli potrebbe riunirsi a breve. La speranza si intreccia ad alcuni spiragli aperti su diversi fronti: da una parte i genitori dei bambini si sono detti «pronti a rivedere alcune posizioni», dall’altra la tutrice ha spiegato che «si sta tentando di prorogare» la permanenza dei bambini nella casa famiglia, ma pare per poco tempo. 

La posizione dei genitori

I genitori anglo-australiani dei tre bambini sono disponibili a rivedere le loro posizioni per poter tornare a vivere tutti insieme. A rivelarlo è stata uno dei legali della famiglia, Danila Solinas, che ha dichiarato: «Catherine e Nathan stanno dimostrando la più totale collaborazione. Spero che il Tribunale accolga con favore tutti gli elementi nuovi emersi a seguito dell’ordinanza». Dalle parole del legale emerge fiducia: «Spero di poter dire che il ricongiungimento è prossimo, anche perché tutti i passaggi fatti mostrano la volontà di collaborare, di ovviare a quelle che potevano essere le criticità mostrate, cose che credo valuterà anche il Tribunale, con grande equilibrio, perché il diritto minorile è un diritto di equilibrio. L’homeschooling, d’altronde, è prevista dalla legge italiana».

Il nodo dell’obbligo scolastico

Eppure, nonostante l’homeschooling sia pienamente legittimata dalla nostra Costituzione, la tutrice Maria Luisa Palladino ha ribadito che «si sta valutando la scuola, primariamente». E dunque si «sta tentando di prorogare» la permanenza dei bambini nella struttura «ma di poco, solo per ragionare con i genitori sull’obbligo scolastico previsto dal nostro ordinamento».

La visita dell’Ambasciata australiana

Al fine di comprendere meglio la vicenda, con i bimbi che possono vedere la madre solamente durante l’ora dei pasti, due funzionari dell’Ambasciata d’Australia si sono recati nella casa famiglia di Vasto. Oltre all’avvocato Solinas, all’incontro erano presenti anche la curatrice speciale, Marika Bolognese, e la tutrice, Maria Luisa Palladino. A tal proposito Solinas ha voluto precisare che «non ci sono piani B, piani C». Ergo l’eventuale ritorno di Catherine Birmingham in Australia insieme ai bambini «non è oggetto di attenzione». 

La gara di aiuti

Dopo aver trovato una nuova abitazione temporanea, messa a disposizione dal ristoratore di Ortona, continuano i gesti di solidarietà nei confronti della famiglia. All’aiuto di Albano, pronto a ospitare i genitori e i bambini nella sua tenuta di Cellino San Marco, sarebbe seguita l’offerta di Flavio Briatore. Secondo La Stampa, l’imprenditore avrebbe chiamato in Regione, dicendosi disponibile a finanziare i lavori di ristrutturazione della casa nel bosco di Palmoli.

I prossimi passi

Nell’udienza del 4 dicembre, i legali della famiglia nel bosco hanno depositato la documentazione inerente a una nuova abitazione considerata più idonea, però, nella stessa sede, la tutrice e la curatrice hanno spiegato che il tempo di «osservazione» dei bambini nella casa famiglia era troppo breve per poter definire risolte le criticità. Il Tribunale per i minorenni dell’Aquila si è quindi riservato la decisione sulla revoca dell’ordinanza di allontanamento. Se il Tribunale la revocasse, decadrebbe il ricorso presentato dai legali. In caso contrario, qualora il provvedimento venisse confermato, si dovrà aspettare fino al 16 dicembre quando ci sarà l’udienza in Corte d’Appello.

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