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25 aprile, Mattarella tra Roma e Genova. Tensioni nei cortei. Tragedia a Lanciano

25 aprile, Mattarella tra Roma e Genova. Tensioni nei cortei. Tragedia a Lanciano

L’Ottantesimo anniversario della Liberazione raccontato tra cerimonie ufficiali, cortei popolari, tensioni e un incidente mortale a Lanciano

L’Italia ha celebrato oggi l’80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo con una serie di appuntamenti istituzionali, manifestazioni popolari e iniziative civili che hanno coinvolto tutto il Paese. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha aperto la giornata con la tradizionale deposizione della corona d’alloro al Milite Ignoto, all’Altare della Patria, a Roma, alla presenza delle massime autorità dello Stato.

Nel suo messaggio ufficiale, Mattarella ha sottolineato il valore della Resistenza e la sua eredità democratica, ricordando l’isola di Ventotene e il sogno europeo nato tra le fila dell’antifascismo. “Riposa a Ventotene chi sognò un’Europa unita”, ha dichiarato, collegando l’esperienza della Liberazione italiana alla necessità attuale di difendere l’unità e la pace sul continente.

Successivamente, il Presidente si è recato a Genova, città decorata con la Medaglia d’oro al Valor militare per la Resistenza, dove ha partecipato a una commemorazione al cimitero monumentale di Staglieno. Qui ha reso omaggio ai partigiani liguri e alla figura di Sandro Pertini, ricordando il ruolo fondamentale della Resistenza locale e l’importanza della memoria storica come strumento per affrontare le sfide democratiche odierne.

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I messaggi istituzionali e la politica in piazza

Sempre nella giornata di oggi, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha diffuso una dichiarazione ufficiale in cui ha ribadito il valore del 25 aprile come “festa della libertà e della democrazia”, ricordando che la Costituzione repubblicana è il frutto anche della lotta antifascista. Meloni ha parlato di una ricorrenza che “deve unire e non dividere”, sottolineando la necessità di difendere le istituzioni democratiche ogni giorno.

A Roma, il vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani ha partecipato alla cerimonia alle Fosse Ardeatine, dove ha deposto una corona in memoria delle 335 vittime dell’eccidio nazista. Tajani ha parlato della festa della Liberazione come di una “ricorrenza che riguarda tutti gli italiani”, aggiungendo che la memoria va coltivata “con sobrietà e rispetto”.

A Milano, il corteo promosso dall’ANPI ha visto la partecipazione di oltre 90 mila persone. Presenti in piazza Duomo anche la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein e il segretario generale della CGIL Maurizio Landini. Dal palco, Schlein ha sottolineato il legame tra la Resistenza e la tutela dei diritti civili e sociali, mentre Landini ha invitato a non dimenticare l’importanza della partecipazione democratica, in particolare attraverso il voto, criticando l’astensionismo crescente. Entrambi hanno elogiato il ruolo del Presidente Mattarella, definendolo garante dei valori costituzionali.

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha commentato indirettamente le parole di Giorgia Meloni sull’opportunità di celebrare il 25 aprile con “sobrietà”. “È una festa e va vissuta come tale. Non è una commemorazione luttuosa, ma un’occasione per ricordare chi ha combattuto per farci vivere in democrazia. La musica e le piazze piene sono parte di questo spirito”, ha dichiarato.

Tensioni nei cortei e la tragedia di Lanciano

Non sono mancati i momenti di tensione. A Trieste si sono verificati scontri verbali e spintoni tra i manifestanti antifascisti e le forze dell’ordine, intervenute per impedire il contatto con un presidio di destra. A Roma, alla manifestazione di Porta San Paolo, dove erano presenti anche la Brigata ebraica e membri della Comunità ebraica, la situazione si è fatta tesa a causa di proteste da parte di gruppi pro-Palestina, che hanno contestato la presenza di simboli israeliani e accusato le istituzioni di politicizzare il 25 aprile. Le forze dell’ordine hanno presidiato la zona con numerosi agenti in tenuta antisommossa.

Nel corso della giornata si è registrata anche una tragedia. A Lanciano, in Abruzzo, un uomo di 81 anni è morto investito da un’auto che ha travolto i partecipanti a un corteo organizzato dall’ANPI locale. Secondo le prime ricostruzioni, l’autista – un uomo alla guida di una Lancia Musa – avrebbe perso il controllo del veicolo per un guasto ai freni. Oltre alla vittima, sono rimaste ferite altre tre persone, tra cui un consigliere comunale e una donna in condizioni serie. La polizia stradale sta indagando per accertare eventuali responsabilità e chiarire le dinamiche dell’incidente.

In molte altre città italiane si sono svolte manifestazioni pacifiche e partecipate. A Torino, Napoli, Bologna e Palermo i cortei hanno richiamato migliaia di persone. L’ANPI ha parlato di una “grande risposta popolare” e di una “partecipazione che conferma il valore attuale della memoria antifascista”.

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