Dal Lido Hotel di Pechino, in Cina, questa serie di immagini ci racconta l’attesa di notizie, colma di angoscia, da parte dei familiari dei passeggeri cinesi che erano a bordo del volo MH370 della Malaysia Airlines, scomparso l’8 marzo scorso, nella cui ricerca sono al momento impegnate forze di 22 Paesi. I parenti dei passeggeri hanno minacciato lo sciopero della fame se le autorità di Kuala Lumpur non diranno loro la verità sul destino dell’aereo.
Erano cinesi circa i due terzi delle 239 persone a bordo (227 passeggeri e 12 membri dell’equipaggio). I parenti furiosi hanno respinto il rappresentante della compagnia inviato per parlare con loro e hanno chiesto di vedere l’ambasciatore malese. “Vogliamo la verità, non lasciateli diventare vittime della politica“, ha sottolineato una donna di mezza età, mentre un altro ha puntato il dito contro le autorità di Kuala Lumpur, “che sono reticenti, non dicono mai la verità”. Anche sul web si moltiplicano le proteste cinesi per la gestione dell’accaduto da parte del governo malese, accusato di nascondere le informazioni. “Dal momento che non ci hanno dato la verità sulla vita delle persone, tutti noi stiamo protestando“, ha aggiunto un’altra donna, sottolineando che sono al limite del “collasso nervoso“.
La rotta del volo MH370 alterata dal computer