Apple Watch 4
Tecnologia

Nuovo Apple Watch 4: la recensione

Davvero sicuri che lo smartwatch sia solo un semplice accessorio?

Le dimensioni contano

Partiamo delle dimensioni. La cassa della Serie 4 nella sua taglia Large misura ora 44 millimetri sul lato lungo (40 millimetri nella versione da donna). Si tratta in fin dei conti di due millimetri in più, ma è quel quid che serviva per migliorare l’esperienza d’uso, il tutto senza pregiudicare la compatibilità col precedente sistema di attacchi: i cinturini dei vecchi Watch, casomai ne aveste uno, potranno essere agganciati anche sul nuovo modello.

Due millimetri di superficie extra, si diceva, si traducono in più spazio per le complicazioni nei quadranti. Una pacchia per chi ama avere tante informazioni disponibili al primo colpo d’occhio, ma anche - più banalmente - per chi vorrebbe avere notifiche più facili da leggere e toccare. Il tastierino numerico per digitale il codice di sblocco dell’orologio ha finalmente delle dimensioni umane, e lo stesso dicasi per le foto: quelle miniature che il Watch va pescare in automatico dai preferiti del rullino dell’iPhone ci appaiono decisamente più godibili rispetto al passato, grazie anche a un sapiente lavoro di rimodulazione della cornici, sagomate per seguire in modo armonico tutto il profilo della cassa.

Apple Watch 4

Riprogettato in tutti i componenti chiave

Le dimensioni della cassa non sono l’unica novità strutturale della quarta serie del Watch. Apple ha rivisto tutta la parte interna del dispositivo (rinnovato il processore, la GPU e il chip bluetooth), la potenza e la disposizione degli altoparlanti (microfono e speaker sono in posizione opposta per evitare fastidiosi rientri), la corona digitale (che ora restituisce un piacevole feedback aptico alla rotazione) ma soprattutto la dotazione dei sensori interni. Accelerometro e giroscopio sono stati perfezionati per migliorare la sensibilità ai movimenti di un numero sempre più ampio di attività sportive (c'è persino lo yoga), nonché per offrire qualche opzione in più a livello di sicurezza.

Un esempio in questo senso ci arriva dal nuovo sistema di Rilevamento cadute: quando la funzione è attivata, il Watch 4 è in grado di percepire le cadute violente e di inviarci una serie di notifiche con livelli di emergenza crescenti in base al tempo trascorso senza reazione; dapprima un semplice avviso, quindi alcune vibrazioni, infine una chiamata automatica ai servizi di emergenza.

Un dispositivo che punta dritto al cuore

Sempre in materia di sicurezza vale la pena sottolineare i cambiamenti nell’app Salute e in particolare nella sezione Cuore. Il Watch Series 4 non si limita a monitorare la frequenza cardiaca, ma è in grado di sentire e interpretare le eventuali anomalie del battito. Ad esempio una frequenza cardiaca elevata o troppo bassa a riposo.

Ma la vera novità risiede nella possibilità di utilizzare l’orologio per eseguire un vero e proprio elettrocardiogramma. Merito di un elettrodo collocato proprio sulla testa della corona digitale che in combinazione con il sensore ottico situato sul retro della cassa trasforma il Watch 4 - anzi, lo trasformerà, giacché l’applicazione sarà effettiva solo dal prossimo anno - in un primo strumento di allerta per le aritmie e per tutte quelle anomalie cardiache che spesso sono sintomatiche di patologie importanti. Una su tutte: gli infarti.

Realtà o esagerazione? In attesa di saggiare la funzione dal vivo, provando magari a confrontare l'ECG da polso con quello prodotto da uno strumento professionale, possiamo comunque dire di essere dinnanzi a una piccola rivoluzione per il settore: con il Watch 4 Apple ha fatto capire a chiare lettere di voler investire una fetta dei suoi straordinari guadagni nella frontiera della medicina tascabile, anzi, da polso. Che non significa sostituire il medico con un orologio, ma sviluppare dispositivi sempre più abili nell'acquisire informazioni correlate al nostro stato di salute, o comunque al nostro benessere.

Apple Watch 4

Sempre più intraprendente

Va da sè che chi acquista un Apple Watch lo fa nella maggior parte dei casi con intenzioni più amene. Lo smartwatch, in fin dei conti, nasce come strumento utile per rispondere a tutte quelle situazioni per le quali si vorrebbe evitare di sfoderare lo smartphone: sapere l’ora esatta, certo, ma anche leggere le notifiche di messaggi e chat, registrare gli allenamenti, ottenere indicazioni stradali, pagare in modo istantaneo.

In questo senso, il Series 4 si conferma lo smartwatch più indicato per chi predilige le soluzioni intelligenti, capaci cioè di offrire risposte adeguate ma senza bisogno di smanettare troppo sul display. Giova a questo proposito un sistema di notifiche che si fa ogni giorno più proattivo: è il Watch stesso - ad esempio - ad avvisarci di avviare un allenamento in piscina, una volta percepite le prime bracciate in acqua.

Il tutto senza mai risultare troppo invasivo. Il sistema di impostazioni di Watch OS (arrivato alla sua quinta versione) è calibrato opportunamente per disattivare tutte quelle notifiche che alla lunga possono risultare superflue o comunque noiose.

A cosa serve un orologio che fa (anche) da cellulare

Sempre in tema di “emancipazione” vale poi la pena sottolineare la possibilità offerta dal modello GPS + Cellular di fare chiamate e svolgere altre attività legate alla connettività indipendentemente dalla presenza di un iPhone. L'opzione - disponibile da qualche giorno anche in Italia per gli utenti Vodafone al costo di 5 euro al mese - ha almeno due buone ragioni per essere presa in considerazione.

La prima, la più ovvia, è che ci permette di uscire di casa - ad esempio per fare una corsetta al parco - senza nessun altro dispositivo al seguito. Con un Watch 4 al polso siamo in grado di ricevere ed effettuare chiamate, ma anche di ricevere le notifiche di WhatsApp, guardare le mappe e ascoltare la musica in streaming (purtroppo solo quella di Apple Music) senza bisogno di avere un iPhone nei paraggi: il modello GPS + Cellular sfrutta infatti una eSIM, ovvero una replica virtuale della scheda presente nel telefono, che ne duplica di fatto tutte le facoltà, anche quelle legate alla connettività.

La seconda riguarda la possibilità di utilizzare il Watch come telefono di emergenza casomai l'iPhone dovesse scaricarsi completamente. L’autonomia del nuovo orologio connesso di Apple (quasi due giorni) è tale da consentirci di dormire sonni tranquilli fino a tarda sera. Anche con la batteria del telefono a zero, potremo sempre contare sul suo prolungamento da polso.

Roberto Catania

Conclusioni

Il Watch si è fatto grande, e non è solo una questione di misure. Con il suo quarto capitolo della serie, Apple ci consegna un orologio che oltre a essere più potente e ricco di funzionalità, è anche più proattivo e indipendente.

Lo smartphone è e resterà ancora per molto tempo il dispositivo principe della nostra vita digitale, ma con queste nuove premesse parlare di "accessorio" diventa davvero riduttivo. Acquistare un Apple Watch 4 GPS + Cellular significa mettersi al polso un dispositivo che sa fare davvero di tutto - ricevere notifiche, telefonare, ascoltare musica, monitorare l'attività fisica, pagare il conto al ristorante con Apple Pay e persino fare un elettrocardiogramma - anche senza bisogno di avere un iPhone nei paraggi.

Quanto al prezzo del dispositivo - si parte dai 439 euro per la versione da 40 mm standard in alluminio (469 euro per quella da 44 mm) e dai 539/569 euro per quella con connessione integrata (GPS + Cellular) - non ci appare così esagerato come quello di altri prodotti della Mela. A conti fatti il difetto più grande del Watch resta la sua incompatibilità con i telefoni Android (serve sempre e comunque un iPhone in pendant), ma questa è una vecchia storia che Apple non sembra avere alcuna intenzione di cambiare.

Per saperne di più 

Apple Watch 4

Abbiamo davvero bisogno di uno smartwatch? A quattro anni di distanza dall’uscita del primo Watch, l’idea di mettersi al polso un orologio connesso sembra essere ancora un vezzo, più che una necessità.

La conferma ci arriva dai dati di vendita della stessa Apple, che ci raccontano di un interesse di almeno un ordine di grandezza più basso rispetto al dispositivo portatile per eccellenza, lo smartphone. Ogni cento prodotti venduti dalla Mela, questo ci dicono i dettagliati report trimestrali provenienti da Cupertino, più di 50 sono iPhone, solo cinque - anzi qualcosa di meno - smartwatch.

Un mercato secondario, verrebbe da dire, ma che eppure ha la sua ragion d’essere, soprattutto in ottica futura. Lo ha sottolineato lo stesso Tim Cook in occasione della conferenza di presentazione della nuova lineup Apple. Il Watch, ha spiegato il numero uno di Apple, non guida solo la classifica degli smartwatch, ma è anche l’orologio più venduto del mondo. Per quanto marginale, insomma, stiamo parlando di un altro fenomeno di massa.

In questo senso, l’uscita del quarto capitolo della serie - il nuovo Watch Series 4 - punta a essere un vero punto di svolta nella storia del prodotto, e - forse - della letteratura del genere. Per la prima volta dal suo ingresso in questo mercato, infatti, Apple sembra aver messo il suo orologio nelle condizioni di essere non solo un brillante companion per l'iPhone, ma un prodotto in grado di ritagliarsi uno spazio completamente a sé nell’Universo dei dispositivi digitali. Per una serie di buone ragioni che andremo qui di seguito ad analizzare.

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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