Apple iPad Pro contro Microsoft Surface Pro 3: come scegliere
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Apple iPad Pro contro Microsoft Surface Pro 3: come scegliere

Meglio il design ricercato e le app della Mela o il sistema operativo completo di Microsoft? Scopriamolo insieme

I rumors sull’uscita di un iPad più grande circolavano sul web da alcuni mesi. In molti, dopo lo l’accordo di Apple con IBM per il lancio di alcune app per le aziende, erano convinti della necessità della Mela di premere l’acceleratore per spingere l’ingresso del suo tablet in settori finora considerati marginali, come quello enterprise ed educational. La conferma è arrivata durante la conferenza di mercoledì con l’ufficialità dell’iPad Pro e una serie di accessori in grado di aumentarne le funzioni.

Grazie ad una Smart Keyboard e ad Apple Pencil, l’iPad Pro può rappresentare un validissimo sostituto di un notebook, almeno per le operazioni basilari, come la modifica di documenti di testo, fogli Excel ma anche presentazioni Power Point. Non è un caso aver menzionato la suite Office perché proprio Microsoft, sul palco di San Francisco due giorni fa, ha spiegato i vantaggi di utilizzare le sue app su iPad Pro; un autogoal per la squadra Surface che ha sorpreso un po’ tutti.

Come scegliere allora tra i due prodotti? Meglio iOS o Windows? La leggerezza e il design di Apple o la completezza del Surface? Scopriamolo insieme punto per punto tenendo presente che entro l’anno Redmond potrebbe svelare il suo Surface 4, e allora tutto tornerebbe un’altra volta in discussione.

Design

Apple iPad ProDavid Paul Morris/Bloomberg

L’iPad Pro ha uno schermo da 12,9 pollici, il Surface Pro 3 è invece da 12. Il peso è leggermente minore per Apple, così come lo spessore. I due sono molto simili nel form factor, soprattutto quando si usa la cover dotata di tastiera. Non l’abbiamo provata ma se la Type 2 di Microsoft riesce a restituire un buon feedback, siamo sicuri che quella di Apple non sarà da meno.
Vince: parità

Display

ipad proStephen Lam/ Getty Images

A differenza del punto precedente, qui cambia tutto. L’iPad Pro non ha solo 0,9 pollici di vantaggio ma anche una risoluzione maggiore. Il display del Surface Pro 3 è da 1440p e già porta con sé una buona definizione ma il Retina di Apple, con i suoi 2.732 x 2.048 pixel è la qualità fatta tablet. E inoltre la nuova tavoletta di Cupertino attiva funzioni multiple a seconda della pressione della Pencil sullo schermo. Un nuovo esempio per la massa.

Vince: iPad Pro

Hardware

Stephen Lam/ Getty Images

Nonostante mesi di lavorazione, Apple non ha mancato di tenerci all’oscuro di alcune specifiche del suo Pro, come ad esempio la RAM o il clock del processore, che però sappiamo essere un A9X a 64-bit, circa 1,8 volte più veloce del precedente A8X. Secondo l’azienda, l’iPad Pro è l’80% più veloce dei computer portatili, anche qui però senza dare ulteriori indicazioni.

Dall’altra parte abbiamo un Surface Pro 3 con un processore Intel Core i3, i5 o i7; anche il top di gamma però potrebbe essere inserito in quell’80% che Apple ha superato con il Pro. Sulla carta il Surface Pro 3 avrebbe l’ecosistema migliore ma il focus di Apple sulla grafica e il sistema operativo più snello (che per alcuni potrebbe essere un limite) la pongono in vantaggio. Abbiamo bisogno però di conoscere a fondo come si comporta iOS 9 a bordo dell’extralarge di Tim Cook durante alcune operazioni avanzate, come l’editing fotografico e video. Due giri in pista a Real Racing 3 non sono per nulla la verità.
Vince: iPad Pro, almeno per il momento

Extra

Microsoft surface 3 proDavid Caudery/T3 Magazine via Getty Images

Parliamo di estensioni. Il Surface è dotato del supporto USB. Questo vuol dire che ci si possono collegare mouse, tastiere, chiavette USB e tanto altro, anche lo smartphone da sincronizzare, persino l’iPhone. L’iPad Pro no; ha solo l’ingresso lightning che al massimo potrebbe essere sfruttato per connettere un lettore di schede microSD su ci sono presenti foto e video da importare nel rullino del tablet. Tutto qui. È evidente che la flessibilità di Microsoft la fa ancora da padrone. Entrambi hanno la cover con tastiera accessoria, mentre il Surface integra di suo la stilo che su Apple si acquista a parte, al costo di 99 dollari.

Vince: Surface Pro 3

Sistema operativo

Microsoft surface 3Lee/Bloomberg via Getty Images

L’insidia principale per Apple risiede in iOS 9. il software a bordo resta pur sempre un sistema operativo mobile, lontano dalle funzioni e possibilità offerte da Windows 8.1 e Windows 10 sui Surface. Nonostante iOS sia una piattaforma popolare, restano dei dubbi sui reali vantaggi nell’utilizzare un surrogato di Mac OS X. È vero: Apple ha apportato alcuni cambiamenti specifici per iPad Pro, come ad esempio il multitasking, ma stiamo parlando di un qualcosa che nel mondo Microsoft e Android esiste da sempre, e mai nessuno ha gridato al miracolo.
Per gli extra invece siamo li: entrambi hanno la cover con tastiera accessoria, mentre il Surface integra di suo la stilo che su Apple si acquista a parte, al costo di 99 dollari.

Vince: Surface Pro 3

Conclusioni

La buona notizia è che chi ha bisogno di un tablet professionale ha un’ulteriore scelta oltre alla proposta di Microsoft. L’iPad Pro è competitivo e il suo avvento potrebbe donare nuova linfa ad un settore che vive la flessione più importante della sua pur breve storia. Vista la freschezza dell’annuncio e l’impossibilità di provare il maxi-tablet di Apple, restano ancora delle domande a cui rispondere circa l’effettiva necessità di portarsi dietro un tablet del genere piuttosto che una versione base del MacBook Air da 13” che, stando al prezzo di lancio del Pro negli USA, dovrebbe costare più o meno 200 euro in più della tavoletta.

Il consiglio: attendere almeno tutto ottobre per capire se e come sarà il Surface 4 di Microsoft che dovrebbe essere svelato proprio entro il prossimo mese. Una volta conosciute caratteristiche e specifiche tutto sarà più chiaro, almeno nei confronti dell'iPad Pro.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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