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Apex Legends raggiunge i 50 milioni di giocatori nel suo primo mese

In 30 giorni Apex Legends si è preso tanti giocatori quanti Fortnite in quattro mesi: i motivi del successo dietro l'app del momento

Apex Legends, lo sparatutto in prima persona gratuito di Respawn, è arrivato senza troppo clamore a inizio febbraio e in poche settimane ha raggiunto un successo senza precedenti. Dopo aver attirato 25 milioni di giocatori nella sua prima settimana, ora il titolo vanta il doppio di iscritti, a circa 30 giorni dal lancio. Il CEO di Respawn Entertainment, Vince Zampella, ha ringraziato la fanbase con un video che evidenzia le statistiche principali fino ad oggi.

Stando alle informazioni, i giocatori hanno eseguito 158 milioni di mosse finali, preso parte a 1,23 miliardi di partite e 31 miliardi di ping, il sistema di comunicazione interno, una sorta di chat. C'è poco da dire, con 50 milioni di utenti, Apex Legends ha realizzato in quattro settimane ciò che Fortnite è riuscito a fare in quattro mesi.

I motivi del boom

Il trend degli ultimi mesi è chiaro: gli sparatutto figli di Fortnite sono il presente del divertimento cross-mediale, che valica cioè i confini della singola piattaforma per distribuirsi su console domestiche come su PC, smartphone e tablet. La possibilità di gareggiare online, contro altri individui in carne e ossa fa il resto. Le metriche di gioco sono molto simili proprio a Fortnite, da cui Apex eredita la frenesia dell'azione ma anche una sorta di strategia singola e di gruppo per puntare alla vittoria. Eppure, l'opera di Respawn è anche migliore.

Dagli autori di Titanfall

Apex Legends si differenzia dalla concorrenza per il suo stile futuristico ambientato nell'universo di Titanfall (la software house è la stessa), a 30 anni dagli eventi di Titanfall 2. Qui non ci sono titani ma solo una competizione distopica tipo Hunger Games e chiamata Apex, dove vari combattenti, i "legends", lottano per la gloria. Tutto ciò viene correttamente trasmesso in un filmato di apertura e nel tutorial. Per la prima volta in assoluto, abbiamo un filone che anticipa la battaglia (Fornite, prendi nota).

Qualcosa di già visto

Questo non vuol dire che Apex Legends sia un'esperienza assolutamente unica. Dentro troviamo un pizzico di Call of Duty: Blackout, per la visuale in prima persona, e di Overwatch, per la possibilità di alcuni personaggi di trasferirsi in dimensioni parallele e di aprire portali. Persino il modo in cui i giocatori recuperano le attrezzature e potenziano le loro armi sembra identico a CoD. 

Per capire Apex bisogna giocarlo. Per ora, l'unica cosa che lo limita è la configurazione dei team: massimo 20 squadre composte da 3 partecipanti. In confronto, Fortnite offre una serie di modalità in continua evoluzione, da squadre standard a solisti e battaglie 50-contro-50. Ma la sua ascesa è solo agli inizi e una maturazione è perlomeno attesa. Al netto del fatto che, prima o poi, potrebbe venir fuori un quasiasi altro concorrente e occupare la gloria che di recente Apex Legends ha sottratto, con merito, a Fortnite. La dura legge della giungla.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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