X Factor 2021: I giudici
Ufficio stampa X Factor
Musica

X Factor 2021: luci, ombre e... Fettuccine

"Funny, oggi mi sento Funny anche se fuori è cloudy, io me la vivo Sunny, da Sunday a Monday". Tutto vero, dice proprio così la prima strofa di Funny, il pezzo presentato alle audizioni d X Factor 2021 da un concorrente che come nome d'arte ha scelto Fettuccine e che è presentato in scena con due paia d'occhiali: uno sul viso e uno appoggiato sui capelli. Questioni di stile...

Anche dal punto di vista musicale: voce incolore applicata a un motivetto simil rap che vorrebbe essere un inno alla spensieratezza ma che in realtà produce l'effetto opposto. Eppure, tre giudici su quattro (Mika, Hell Raton, Emma) gli hanno detto sì. Anche Mika, che commentando la struttura sonora del brano ha chiosato : "La base musicale è una merda". Unico a non mandarle a dire è stato Manuel Agnelli: "Ho cercato qualcosa in te e però non ho trovato niente. Per me è no".

In queste parole c'è il il cuore di un ragionamento più generale che và oltre le audizioni di X Factor che và ben oltre la canzone di Fettuccine: per fare musica anche pop, anche di largo consumo qualche talento ci vuole. Per fare musica, anche di puro intrattenimento, non basta ballonzolare stancamente in cena con aria scazzata e mettere in fila tre rime buttate lì su una base musicale che fa acqua da tutte le parti. Non è questione di essere passatisti o di non capire le regole d'ingaggio della musica "giovane". Si tratta solo di distinguere il bello dalla fuffa.

Detto questo, nelle tre puntate delle audizioni si è visto tutto e il contrario di tutto: dalla passerella di chi crede che cantare sia mettere in scena un freak show (spesso di dubbio gusto), ai ragazzi di talento, quelli che la musica o l'hanno studiata o ce l'hanno nel sangue. Come Erio, 35 anni da Livorno, che ha riletto magistralmente e in maniera assolutamente personale Can't help falling in love di Elvis Presley. Bravissimo.

La grande scrematura rispetto al live di X Factor 2021 non è ancora avvenuta, i Bootcamp andranno in scena il 7 e il 14 ottobre, ma quello che abbiamo visto nelle audizioni è in fondo una rappresentazione nemmeno tanto in miniatura della scena musicale contemporaneadove in molti casi si confondono personaggio e canzone. Che per definizione è qualcosa che emoziona all'ascolto e non alla vista. Se poi un artista ha talento, carisma e presenza scenica, tanto meglio. Ma con la sola presenza scenica non si fa buona musica. I Maneskin, che nel 2017 a X Factor sono arrivati secondi, hanno un'immagine potente, sono veri animali da palcoscenico, ma se non sapessero suonare e scrivere canzoni non sarebbero mai arrivati dove sono adesso.

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